Al Miami International Boat Show, non potevano mancare gli yacht del Gruppo Azimut-Benetti, leader a livello mondiale nel segmento dei megayacht. Dopo essere stata posta, per la tredicesima volta, al primo posto assoluto nella classifica del Global Order Book, la graduatoria che identifica i maggiori produttori dell’industria nautica globale, che ogni anno viene stilata dalla prestigiosa rivista statunitense “ShowBoats International”, la società di Paolo Vitelli sarà presente per il ventisettesimo anno consecutivo all’appuntamento.
A rappresentare il meglio del made in Italy saranno 20 barche, tra le new entry per il mercato americano, lo yacht Magellano 50, che, dopo il premio ottenuto per le sue doti di basso impatto ambientale dalla Unione Internazionale Motonautica, è diventata l’ icona della navigazione eco-friendly.
Rispetto ad alcuni mercati maturi, dove si registra ormai da diverso tempo una fase di stagnazione, quello americano e sud americano si dimostrano in costante crescita. Esporre a Miami ha dunque una valenza particolare in termini di vendite.
Tra le novità del Gruppo Azimut-Benetti, lo yacht Diamonds Are Forever, misura ben 61 metri di lunghezza e vanta il titolo di yacht più grande mai esposto al salone di Miami. Lo yacht, realizzato espressamente per l’armatore John Staluppi, è in grado di ospitare fino a 12 passeggeri nelle sue 4 ampie cabine, a cui si aggiunge una grande vip cabin e un appartamento per l’armatore, che occupa la del ponte superiore. Un forte elemento distintivo è rappresentato da un ponte panoramico privato a 12 metri sul mare, raggiungibile con l’ascensore in cristallo che serve tutti i ponti dello yacht.
Di certo, non passa inosservato lo yacht Azimut Grande 116, che fungerà da trampolino di lancio per la notizia del varo del nuovo 116/37. Occhi puntati anche sull’Azimut 45, eletta “Barca dell’Anno” all’ultimo salone di Genova, grazie soprattuttoalla sua versatilità. Le soluzioni adottate, ispirate al concetto di trasformabilità e modularità, sono particolarmente funzionali, a tutto vantaggio dello spazio e della vivibilità di bordo.