C’è chi afferma che ha creato una vera e propria tendenza nel mondo delle barche a motore, con un design inconfondibile, chi denigra convinto che siano più simili a “pattugliatori militari” che a barche da diporto, sta di fatto che la Wally, con la sua gamma power, ha certamente rivoluzionato lo stile delle barche a motore.
Forme squadrate con una prua tagliata e coperta piatta, ricorda il design dei moderni scafi a vela dai quali i progettisti si sono ispirati per realizzare questo nuovo scafo motorizzato, il Wally Power è una barca molto leggera costruite con materiali compositi per la razionalizzazione delle masse.
Le linee d’acqua sono molto curate e strutturate al fine di sfruttare al meglio l’efficienza idrodinamica dello scafo ed ottenere prestazioni e velocità importanti anche con motorizzazioni non troppo esagerate.
Certamente in contro tendenza, rispetto alla concorrenti, Wally power sorprende per la sua facilità di guida e stabilità di rotta pur con mare formato e vento, non affaticando il pilota nella conduzione della barca anche per parecchie miglia in mare aperto.
Questo segmento, definito da alcuni progettisti a “motore tecnologico” che sfrutta l’esperienza mutuata dalla vela dove l’efficienza idrodinamica è tutto, ha il vantaggio di avere barche con alte prestazioni e consumi contenuti a tutto discapito però dello stile classico e dei costi che subiscono “impennate” esorbitanti.
Visti i costi, superiori mediamente del 40 % rispetto ai concorrenti di pari segmento, chi si avvicina per la prima volta al mondo dei motor yacht non partirà certamente dal Wally Power, ma chi possiede già uno scafo e vuole provare esperienze nuove e distinguersi, deve necessariamente mettersi ai comandi di un motoscafo con tali caratteristiche e forme, spinte all’estremo, oggetto di continua imitazione.
Alcuni puristi degli scafi motorizzati con linee classiche, sono convinti che trasferire l’esperienza delle barche a vela su quella a motore non sia la panacea di tutti i mali.
Costoro, molto scettici sui progetti derivanti dal mondo del sailing che generalmente possiedono prue con dritti verticali utili per aumentare la lunghezza al galleggiamento, affermano che a velocità molto elevate una onda presa sul mascone od al traverso, potrebbe causare moltissimi problemi di tenuta sino al ribaltamento.
Ovviamente stiamo parlando di velocità superiori ai 60/70 nodi e condizioni estreme nelle quali difficilmente può trovarsi il diportista medio che certamente anche con barche “normali”, avrebbe moltissime difficoltà a gestirle.
In sintesi si può dire che Wally, anche nel mondo dei motori, ha prodotto quella rivoluzione stilistica e tecnologica che già aveva iniziato con gli scafi a vela, dove il concetto dell’easy sailing e performance è un connubio imprescindibile.
sapreste consigliarmi come trovare un wally 47 da noleggiare tra il 19 e il 24 agosto? grazie
Ciao,
grazie per il commento. Purtroppo, trovare un Wally da noleggiare è quasi un’impresa impossibile. Meglio orientarsi su qualcosa di meno pretenzioso. I siti di noleggio sono numerosi, e le belle imbarcazioni non mancano di certo!