Venezia, la Laguna dove veleggiavano i Dogi

 
La Laguna di Venezia è un luogo splendido e poco conosciuto dalla massa delle persone che prevalentemente si “accontentano” di visitare la città dai mille canali e campielli. Nella realtà la città dei Dogi vive anche perché esiste una laguna che come molte altre zone del pianeta è minacciata al pari dell’agglomerato urbano.

Non può esistere l’una senza che l’altra non viva. La cosa più semplice è veramente unica, sarebbe quelle di arrivare a Venezia via mare, magari con la propria barca a vela il cui impatto ambientale è assai inferiore di una barca a motore.

La superficie complessiva della Laguna assomma ad oltre 55.000 ettari di cui solo circa 3000 sono perennemente ricoperti di acqua mentre oltre 10.000 sono costituiti da barene – zone di terra che periodicamente vengono ricoperti di acqua – , mentre le restanti aree sono normalmente innondate salvo in alcuni periodi che restano scoperte.

La maree entrano nella laguna dalle tre bocche di porto: una a Nord nella zona del Lido, una a sud presso Chioggia e l’altra, quella di Malamocco orientata ad est sud est. All’interno della laguna il mare di marea si sposta attraverso canali artificiali e naturali attraversando in questo modo anche la città stessa. 

Per navigare all’interno della laguna è fondamentale conoscere gli orari delle maree che entrano in senso antiorario partendo dalla bocca Nord del Lido, per poi raggiungere con parecchio ritardo la bocca di porto di Chioggia.  Oltre alla morfologia della Laguna le maree sono anche influenzate dalla forza del vento soprattutto quando soffia  Scirocco, Libeccio od il Garbin – una bora meno forte – 

All’interno dei vari canali le correnti possono anche raggiungere la velocità di circa 4/5 nodi limitando fortemente la navigazione delle vele. Le zone navigabili sono segnalate della cosiddette “briccole”, che non sono altre che dei pali di legno conficcati sul fondo e che delimitano i canali navigabili. Le teste delle briccole sono contornate da un segnale rettangolare che può essere bianco, rosso o verde a seconda di dove si può passare: a destra se verde, a sinistra rosso, mentre bianco indica la parte navigabile.

Seguendo i canali e le varie indicazioni è possibile navigare attraverso le varie isole lagunari immergendosi nella splendida natura, contornati da monumenti storici che trasudano di racconti di navigatori e marinai. Io sono stato in barca a Venezia durante la festa del redentore e posso assicurarvi che è un vero spettacolo.

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