Alle ore 15h 50′ 22” GMT del 5 novembre , come il fantino “Aceto” al Palio di Siena, Franck Cammas ha sorpreso l’avversario con una partenza alla corda, non appena il “mossiere del tempo” ha dato lo “sparo”.
Anche se qui non si tratta dei tre giri di folle corsa attorno alla Piazza del Campo senese, ma di ben 24.000 miglia del giro intorno al mondo del Trofeo Jules Verne, l’emozione e la palpitazione cardiaca è la medesima.
Adesso che Groupama 3 s’è lanciato sullo “sparo”, nell’avventura più importante dell’anno, il suo avversario, Banque Populaire, non può attendere molto, al massimo qualche giorno, o rischia di dover aspettare troppo, con l’evidente svantaggio di non poter più controllare le mosse del rivale che tra due o tre giorni sarà già troppo lontano per poterne carpire gli errori e studiare la rotta ideale alternativa.
Franck ha cercato di sfruttare il vento che da giorni soffia da Nord-est associato alla depressione che è passata mercoledì sopra la Bretagna e la cui zona ciclonica si estende sino alle coste spagnole. Dalle immagini fornite dai satelliti, si capisce che la formazione di cumuli nembi della perturbazione crea una brezza tesa con venti sino ai venticinque nodi d’intensità e con delle raffiche oltre a trentacinque nodi.
Sfortunatamente l’onda del mare, fuori della Manica, non sarà proprio favorevole per Goupama 3, dato che le previsioni idrografiche prevedono mare molto mosso con una cresta di circa 7 metri e vento in prua, al largo.
Ovviamente la scelta è un po’ azzardata all’inizio, ma lo sviluppo delle condizioni meteo marine porteranno vantaggi nei prossimi giorni, superate le coste portoghesi, e questo rischio andava corso. Ne è convinto anche lo stesso Cammas che afferma:
Noi partiamo con vela ridotta e navigheremo con il vento al traverso per lasciare la piattaforma continentale . Poi questo vento di nord-ovest girerà, entro tre ore, verso Ovest e noi dovremo fare della bolina. Non è certo la situazione favorevole per partire, ma le previsioni meteo sono molto buone per il proseguo. Infatti, da domani venerdi verso mezzogiorno, Groupama 3 sarà già al largo delle coste del Portogallo. In quella posizione dovremo prendere i venti dal settore nord e poi nord-est che si posizioneranno in modo ottimale sino all’arcipelago di Capo Verde.
Gli altri nove membri dell’equipaggio, oltre allo skipper Cammas, non sembrano troppo preoccupati della decisione di partire in piena stagione, anche perché aspettare per una finestra più propizia avrebbe solo aumentato la tensione e l’adrenalina. Inoltre sapere di terminare l’avventura prima del 25 dicembre, magari con il trofeo in pugno è uno stimolo maggiore per affrontare i quaranta ruggenti ed i cinquanta urlanti delle latitudini sud.
Adesso che il guanto di sfida è stato lanciato, aspettiamo le contro mosse di Banque Populaire e del suo skipper Pascal Bidégorry che, sono convinto, non tarderà molto a dare la sua risposta, sia per questioni medianiche che per situazioni tecniche.
Così mentre l’ America’s Cup “naufraga” nelle polemiche ed in una marea di ricorsi giudiziari, la vera sfida velistica 2009 è incominciata ed anche se non c’è la diretta TV, per chi ama questo sport, lo spettacolo è assicurato.