Al Salone della nautica e del mare di Roma Big Blu è stata presentata l’indagine nazionale commissionata alla società Ispo di Renato Mannheimer da Unioncamere Lazio e dall’Unione delle Camere di Commercio di Caserta, Latina, Napoli, Roma, Salerno e Viterbo per capire l’incidenza della tassa di stazionamento introdotta dal Governo Monti che entrerà in vigore da maggio 2012.
La ricerca aveva come scopo quello di indagare l’impatto percepito della crisi sull’economia del mare, il giudizio sull’introduzione della tassa di stazionamento, le principali conseguenze prospettate e le eventuali proposte di azioni correttive al decreto.
Ad essere intervistate, sono state le figure al vertice di aziende italiane del comparto nautico, appartenenti al settore industriale, ai servizi e al turismo e al commercio. Dal sondaggio, è emerso come la maggioranza delle aziende del settore (53%) riconosca l’utilità della manovra nel ridurre la spesa pubblica ma poco meno della metà degli intervistati (45%) resti di parere contrario. Il 51% delle imprese nautiche invece auspica un passo indietro del Governo affinché ritiri del tutto il decreto.
In questo periodo di crisi, molte aziende del settore pensano che numerose attività non sopravviveranno (76%) mentre solo il 15% è convinto che l’economia del Mare ne uscirà rafforzata. Per quanto riguarda l’introduzione della tassa di stazionamento, il 58% degli intervistati è convinto che provocherà dei danni all’economia del Mare.
Un’altra preoccupazione degli intervistati sono le conseguenze della tassa sul movimento dei diportisti. Per il 76% delle imprese del settore la tassa di stazionamento porterà alla fuga verso la Croazia o le coste francesi, e in generale ad un calo del diportismo, con conseguenze negative sulle attività complessive.
Come ha spiegato Giancarlo Cremonesi Presidente Unioncamere Lazio, secondo il quale il danno stimato per l’economia del mare è intorno ai 2 miliardi di euro a livello nazionale, con un calo occupazionale del 20% e un crollo degli investimenti del 50%:
Per un Paese come l’Italia, l’economia del mare rappresenta una inestimabile risorsa economica. Introdurre una tassazione per il mero utilizzo del posto barca significa colpire il lavoro di tutte le imprese dei vari comparti.
Via|Ansa