Tassa barche, non paga chi è in mare per motivi di salute

L’Agenzia delle Entrate ha fatto dei chiarimenti in merito alla tassa sulle barche, che si applica su tutte le unità da diporto di lunghezza superiore ai 10 metri, possedute o detenute da soggetti residenti nel territorio dello Stato, oltre che da stabili organizzazioni in Italia di soggetti non residenti.


Dalla tassazione saranno esclusi, invece, coloro che hanno una barca perché affetti da patologie curabili solo stando in mare. Fermo restando che rimangono fuori dal campo di applicazione dell’imposta anche coloro che NON risiedono nel territorio dello Stato e le persone giuridiche che non hanno la propria sede legale in Italia, anche se l’imbarcazione risulta immatricolata nei registri nazionali. L’imposta, inoltre, non si applica alle unità di proprietà o in uso allo Stato e ad altri enti pubblici, a quelle obbligatorie di salvataggio, ai battelli di servizio.

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