Gira e rigira per cercare qualcosa di interessante, mi sono imbattuto in un “accrocchio” made in USA che permette a tutti i possessori di un kayak di trasformarlo in una versione motorizzata. La sfida non è però finita qui: la parte più interessante è che la propulsione non è data dal carburante, ma da sole.
Il sito è questo, e a guardarlo da lontano pare proprio un piccolo catamarano a scafi asimmetrici. La solarpoweredkayak (in realtà non ho idea di come si chiami la società che lo produce) ha ben pensato di progettare un sistema di propulsione per una imbarcazione che di solito si affida totalmente a quella umana, in cui stavolta fosse l’energia della terra a fornire la giusta spinta.
Si chiama SPK-1, e l’impatto ambientale che genera è praticamente nullo, poiché il motore è montato su un ponte collegato da un parte al kayak, e dall’altra ad un piccolo scafo, dove trovano posto i pannelli solari. Perché due scafi, direte voi? Beh, visto il pescaggio del kayak, il motore inserito da un solo lato dell’imbarcazione costituirebbe una vera e propria deriva, ribaltando di 90 gradi barca ed equipaggio, che dovrebbero di attrezzarvi di pinne anziché di pagaie.
Ironia a parte, per la stabilità generale del kayak lo scafo aggiuntivo è indispensabile, nel cui spazio interno trovano posto tra l’altro le batterie che ricaricate dal sole alimentano il piccolo fuoribordo che fornisce la propulsione, e che viene alimentato direttamente a 12 volt. Le batterie vengono caricate con un caricabatterie apposito che funziona a 120 V-60Hz (secondo lo standard USA), per cui chi volesse acquistare il kit provveda a munirsi di apposito convertitore tensione-frequenza con uscita a 220V-50Hz.
Il kit non costa tantissimo, considerato che comprende un motore, uno scafo, la batterie, 3 pannelli solari e tutto l’occorrente per cablare e ancorare il tutto al kayak, solo 1100 dollari, che tradotti in Euro sarebbero approssimativamente 740, se non fosse per la spedizione e la dogana ad umore variabile.