Sembra che la moda nel mondo della nautica voglia contagiare anche quei settori che da sempre sono un punto di riferimento sia per il mercato del piccolo cabotaggio, che di quello professionale. Per antonomasia il settore dei battelli pneumatici – meglio conosciuti come gommoni – è la spina dorsale del mercato dei natanti.
Dai tempi dei primi Zodiac o Pirelli degli anni settanta, che raggiungevano misure di 4/5 metri, oggi troviamo mostri che possono arrivare sino a 10/11 metri con carena rigida e sovrastrutture in vetro resina che sempre meno assomigliano a dei battelli pneumatici. In alcuni casi vengono definiti come battelli cabinati che sono tutto fuorchè gommoni.
E’ il caso del Solemar Oceanic 37 che può vantare sottocoperta una grande cabina armatoriale a poppa, una dinette centrale con cucina, ed un bagno di dimensioni più che generose. Il pozzetto è versatile e si può trasformare in prendisole.
Monta due efb Mercruiser o Volvo Penta con potenze che variano dai 250, sino ai 340 Hp cadauno, che lo spingono sino ad oltre 40 nodi di velocità.
Vedendo il nuovo Solemar 37 Oceanic si ha la sensazione di essere di fronte a un ibrido tra battello e barca, la cui natura e scopo francamente non mi convincono, dato che non è possibile affermare che questo mezzo possa avere gli stessi vantaggi di un gommone in fatto di maneggevolezza e confort.
I tubolari sembrano solo a contorno di una carena imponente che è l’anima dell’imbarcazione, mentre la parte pneumatica può offrire una limitata azione di stabilità laterale che francamente non avvantaggia sia dal punto di vista estetico che da quello pratico.
Quelli che l’hanno provato giurano che i tecnici Solemar sono riusciti a creare un prodotto che dispone di caratteristiche proprie, nelle quali si riuniscono la maneggevolezza e leggerezza del gommone con l’abitabilità tipica della barca, indispensabile per affrontare crociere a medio raggio.
Francamente mi risulta difficile pensare che uno scafo che pesa oltre 4 tonnellate possa risultare maneggevole come un tender, anche se super motorizzato. Visto il costo del “gommone“, decisamente alto, preferisco orientarmi su motor yacht dagli scafi classici, lasciando l’ibrido a chi ricerca le novità.