Sea Pack Crew, si “beve” l’acqua del mare

Situazioni estreme, catastrofi naturali, naufragi, operazioni militari, non sono certo le condizioni migliori dove è possibile e facile l’approvvigionamento dell’acqua potabile. La Hydration Technology Innovation,  leader nel settore della potabilizzazione dell’acqua, ha inventato una serie di kit d’emergenza, che consentono di poter soddisfare la propria necessità d’acqua senza preoccuparsi di utilizzare sistemi sofisticati come elettrolisi o speciali pompe.

Il kit Sea Pack Crew, adatto per chi naviga, utilizza un principio molto semplice che si attiva da solo mediante zucchero ed una speciale membrana che genera un processo di osmosi inversa capace di eliminare il 97 % del sale marino. La produzione di acqua è pari a 0,5 litri di acqua potabile in circa 10 ore di processo. Se considerate che ogni pack contiene tre kit monodose potete ben capire i vantaggi di poter possedere una sistema semplice e facile da utilizzare quanto vi trovate in condizioni estreme come quelle di essere su di una zattera alla deriva.

Questa piccola novità potrebbe avere certamente un notevole successo soprattutto nel settore delle dotazioni di bordo al pari dei razzi di segnalazione o dei salvagente. Se poi considerate che nelle zattere di salvataggio vi sono delle razioni di acqua potabile che ovviamente hanno una scadenza e devono essere periodicamente rinnovate con costi certamente elevati, si potrebbe pensare di sostituirle con queste tipologie di kit che invece hanno una durata maggiore e non devono essere oggetto di revisione.

Inoltre i kit hanno delle dimensioni e peso contenuti e quindi non inficiano sul peso stesso della zattera, mentre avere solo dieci litri d’acqua con il kit comporta un risparmio del peso sull’involucro di oltre il 35 %. In questo modo, anche chi già possiede una zattere,  potrebbe stivare a bordo dei kit Sea Pack Crew supplementari per produrre acqua oltre a quelli già presenti nelle dotazioni di sopravvivenza.

Questi kit sono la panacea anche per chi deve effettuare regate d’altura in solitario, su piccole barche od addirittura su degli scafi aperti, i quali non consentono la possibilità di stivare riserva d’acqua dolce o dissalatori a bordo. Certo il costo del kit non è proprio economico, ma dato che si tratta di un accessorio legato alla sopravvivenza ed alla dotazioni di bordo è comprensibile che si possano anche investire determinate cifre per la propria sicurezza in mare.

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