L’intensità del vento è un dato di vitale importanza per i velisti; di solito viene espressa riferendosi alla scala Beaufort. La scala Beaufort classifica il vento in base alla sua intensità misurata in termini di “forza”, ovvero in base ai suoi effetti sul mare e sulla terra.
Anche se la velocità del vento può essere misurata accuratamente con un anemometro, che esprime il valore in nodi o in chilometri orari, un marinaio dovrebbe saperla stimare già con la sola osservazione degli effetti del vento sull’ambiente.
Fu l’ammiraglio britannico Francis Beaufort, nel 1805, a perfezionare i criteri di questa scala basandosi sulle teorie precedenti di Alexander Dalrymple, cartografo ed esploratore scozzese.
La scala Beaufort è composta da numeri che vanno da 0 a 12 (numero Beaufort). Ad ogni numero corrispondono una certa quantità di nodi di vento, una descrizione della condizione del mare aperto, un termine descrittivo per il vento stesso e l’altezza media e massima delle onde.
- Forza 0: velocità del vento inferiore a 1 nodo e la descrizione corrispondente è “calma”. L’acqua è immobile e l’imbarcazione risente più che altro delle correnti. A terra il fumo sale in verticale e le bandiere non sventolano.
- Forza 1: velocità del vento variabile da 1 a 3 nodi. La descrizione corrispondente è “bava di vento”. L’acqua è leggermente increspata e il vento è appena sufficiente per muoversi. A terra il fumo si muove leggermente nella direzione del vento.
- Forza 2: velocità del vento variabile da 4 a 6 nodi. Si tratta di “brezza leggera”. Piccole onde e vento sufficiente per navigare. A terra, bandiere e banderuole sventolano lente; le foglie cominciano ad agitarsi.
- Forza 3: velocità del vento variabile da 7 a 10 nodi. Si tratta di “brezza tesa”. Le onde sono più alte e le loro creste cominciano a frangersi. Le bandiere iniziano a spiegarsi; foglie e ramoscelli ondeggiano.
- Forza 4: velocità del vento variabile dagli 11 ai 16 nodi. Si tratta di “vento moderato”. Onde piccole con creste appena spumeggianti. Le barche planano con facilità. A terra i ramoscelli si agitano e la polvere viene sollevata.
- Forza 5: velocità del vento variabile dai 17 ai 21 nodi. Si tratta di “vento teso”. Le onde sono moderate con creste bianche. Sono le condizioni ideali per gli esperti ma sfavorevoli per i principianti. A terra le chiome degli alberi ondeggiano visibilmente.
- Forza 6: velocità del vento variabile dai 22 ai 27 nodi. Si tratta di “vento fresco”. Si formano onde-cavalloni che generano spruzzi. A terra il vento fischia e fa ondeggiare gli alberi.
I successivi numeri della scala Beaufort sono proibitivi per le derive e per i piccoli cabinati. I grandi cabinati si troverebbero in gravi difficoltà a partire dal mare forza nove, corrispondente alla “burrasca forte”. E tutti si augurano di non ritrovarsi in mezzo ad un mare forza 12, “uragano”.