Un’imbarcazione di cui si parlava già da diverso tempo e finalmente Sanlorenzo ha tolto i veli all’SL 96 Asymmetric, ovvero uno yacht pari a 30 metri che è stato firmato da Zuccon, traendo ispirazione da Chris Bangle.
SL 96 Asymmetric di San Lorenzo, un progetto spettacolare
Fino a qualche anno fa, le barche realizzate da parte di Sanlorenzo si caratterizzavano per essere decisamente belle e anche molto eleganti. La classicità e la vicinanza alle tradizioni erano il punto di forza di questo marchio. Tutto questo, però, da qualche anno è cambiato. Con ogni probabilità, la nuova tappa nella storia del marchio ha preso il via dal momento in cui Massimo Perotti, il patron del cantiere, ha stretto amicizia con Chris Bangle, ovvero il ben noto designer a stelle e strisce che arriva dal campo dell’automotive.
Ebbene, da queste premesse, in fondo, deriva il nuovo SL 96 Asymetric, ovvero uno yacht che presenta una lunghezza che si aggira intorno ai 30 metri e presenta pure un baglio massimo pari a 6.76 metri. Non solo, dal momento che può contare sulla presenza di ben otto posti letto, oltre a sei posti dedicati all’equipaggio, in grado di spingersi ad una velocità di navigazione pari a 26/28 nodi. Tutto merito della presenza di ben due propulsori MTU da 2216 hp.
Una nuova imbarcazione che ha visto per la prima volta la luce dei riflettori presso l’edizione 2020 del Boot di Dusseldorf, in cui si è potuto notare anche il forte legame con il ben più famoso SL 102 Asymmetric. Anche questo yacht quindi, si caratterizza per avere una soluzione del tutto originale posta nel nome. Si tratta dell’asimmetria, che si riferisce essenzialmente ad una disposizione non convenzionale degli spazi, in maniera tale da poter ricavare un grado di fruibilità più ampio delle zone interne all’imbarcazione e un collegamento più efficace e valido con le aree esterne.
Non solo, dal momento che è stato rivoluzionato pure il layout, cercando di conservare solo ed esclusivamente il passavanti sulla parte di dritta, rimuovendo invece quello sinistro, che ora si trova collocato sul tetto della sovrastruttura. Proprio per merito di tale scelta dal punto di vista simmetrico, il gruppo di esperti è stato in grado di risparmiare qualcosa come 10 metri quadri di superficie, che sono stati dedicati invece agli ambienti interni. Più spazio significa, al tempo stesso, anche un più alto grado di flessibilità, così come un livello superiore in termini di luminosità.