Rimborsi per traghetti in ritardo, così come gli aerei

viaggio-traghettoNon è una notizia freschissima – risale ad aprile di quest’anno – ma una lettura di una rivista che si occupa di nautica mi ha messo la pulce nell’orecchio, e me la sono andata a cercare.

Un parlamentare europeo francese, Michel Teychenne – PSE, Parti socialiste européen o Partito del Socialismo Europeo – ha presentato una proposta per equiparare i diritti dei naviganti via mare a quelli degli aerei, che già godono della Carta dei diritti Internazionale del viaggiatore. Il Parlamento si è pronunciato in merito a tale proposta, attuando modifica il regolamento (CE) n. 2006/2004 sulla cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell’esecuzione della normativa che tutela i consumatori.
Quali sono le novità, in sostanza? Eccone alcune. Se un vettore prevede ritardi per tempi superiori a 60 minuti, dovranno essere forniti gratuitamente “pasti e bevande in quantità ragionevole in funzione dei tempi di attesa”. Se poi il ritardo richieda il pernottamento di uno o più giorni, ai passeggeri dovrà essere fornita opportuna sistemazione in albergo, il cui costo non può essere maggiore del doppio del prezzo del biglietto pagato.

Se, invece, il ritardo è superiore 120 minuti – e inferiore all’esigenza del pernottamento – al passeggero dovranno essere immediatamente offerti servizi alternativi «a condizioni ragionevoli». La proposta prevede che il passeggero si veda rimborsato il biglietto qualora non accetti i servizi alternativi, mentre un emendamento chiede al vettore di offrire il rimborso se il passeggero decide di non effettuare il viaggio con lo stesso vettore.

Un altro punto riguardo il rimborso del biglietto, in alcuni casi:

Fermo restando il diritto al trasporto, il passeggero può chiedere al vettore un risarcimento in caso di ritardo all’arrivo il cui minimo è pari al 25% del prezzo del biglietto se il ritardo è compreso tra 60 e 119 minuti, al 50% se è superiore a 120 minuti e al 100% se il vettore non fornisce servizi alternativi o le informazioni dovute. Ciò non varrebbe però per i passeggeri di una crociera che possono pretendere un risarcimento in base alla direttiva concernente i viaggi, le vacanze ed i circuiti «tutto compreso», né se il ritardo o la cancellazione è provocato da circostanze eccezionali che non potevano essere evitate anche adottando tutte le misure ragionevoli. I deputati, inoltre, chiedono che in caso di “forza maggiore” – come guerre, rivoluzioni, insurrezioni, colpi di Stato, embarghi scioperi, guasti elettrici e calamità naturali – ai vettori non incombano gli obblighi di rimborso e risarcimento.

Novità anche per i passeggeri disabili, o a mobilità ridotta, consultabili tutte presso questo sito.

1 commento su “Rimborsi per traghetti in ritardo, così come gli aerei”

  1. entro solo ora in questo sito, ho realizzato gli ausili di bordo sullo spirito di stella, per contro voglio darvi una notizia: a breve uscirà un catamarano, a mia firma, sui 18 piedi totalmente gestibile da una persona in carrozzella, dal molo alla coperta e sotto la linea di galleggiamento per permettere a chi ha problemi motori di fare il bagno, sempre in assoluta autonomia, anche la guida, volendo, può essere fatta direttamente dalla carr.
    questo scafo sarà carrellabile e si guiderà senza patente, consevando la linea di un normale catamarano, dovrebbe entrare in produzione prima dell’estate.
    speriamo di avere fatto un’altro passo avanti nell’autonomia

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