Nella marca romagnola sanno bene come si costruiscono le barca. Forlì è da molti decenni la capitale indiscussa della cantieristica da diporto nel settore delle imbarcazioni a vela. Il cantiere Rimar, di Renzo Sartini, è una piccola factory che produce soprattutto guardando alla qualità, ai dettagli ed alle esigenze del cliente/armatore.
Dal cantiere escono in media poco più di dieci scafi all’anno, ed è proprio grazie all’impegno personale della proprietà nella fase produttiva, che la cura dei particolari viene tenuta in debito conto, visto che quasi sempre s’instaura un rapporto diretto e personale tra l’azienda e l’armatore.
Il fattore personale poi, sfocia quasi sempre in un rapporto di amicizia che continua anche dopo la consegna dello scafo, dove l’assistenza post vendita viene curata dai figli di Renzo, perché, secondo la loro filosofia, possedere un Rimar deve essere un orgoglio che prosegue a lungo nel tempo.
Il 41.3 ,della nuova generazione di Rimar, è una barca progettata con cura, partendo dal disegno dello studio Ceccarelli Yacht Design e rielaborata di tecnici del cantiere. Il risultato è un guscio dalle prestazioni interessanti, con linee d’acqua molto filanti ed un armo frazionato, che può contare su molta tela per sfruttare ogni refolo di vento.
Per la costruzione dello scafo e della coperta la scelta progettuale prevede l’impiego del sandwich con anima di termanto ed un ragno strutturale, in solid di vetroresina stratificata, per mantenere una rigidità ed evitare torsioni anomale.
La coperta è ben rifinita con una tuga bassa che si raccorda bene con il pozzetto, dalle dimensioni ampie, e dove spicca la grande ruota del timone. Il trasto della randa posto davanti alla timoneria avvantaggia la conduzione della barca anche con poco equipaggio, dato che la randa può essere manovrata anche dal timoniere steso. Molto intelligente la collocazione della zattera in un apposito gavone che da sulla spiaggetta, anche se la chiusura con chiave non avvantaggia l’uso, in caso di necessità impellente. Molto ben studiate anche le prese di carico dell’acqua e del gasolio posto sotto il paiolato del pozzetto.
Gli interni, il cui layout può essere a due o tre cabine, sono realizzati con legni chiari e con accorgimenti tali da far felice anche il velista più esigente. Si notano le maniglie anti impiglio, il tientibene della cucina ricavato in un pezzo di legno massello. I rivestimenti delle sedute sono in finta pelle di Novatex, che può essere tranquillamente lavata in lavatrice.
In acqua la barca anche con poco vento offre prestazioni di tutto rispetto, potendo contare su vele ed armo di prima qualità ed ottimamente studiati. Di bolina si possono stringere angoli di 30°, pur mantenendo velocità di tutto rispetto. Il bulbo a siluro rende lo scafo stabile e poco soggetto agli sbandamenti. Unico neo è la rumorosità del motore bombardini da 40 hp, che con piede Sail Drive ed elica Gori, a due pale abbattibili, spinge il Rimar 41.3 sino a 8 nodi/h.
Questa è certamente una barca per i velisti che amano la personalizzazione e la ricerca dei particolari, adatta a lunghe navigazioni d’altura dove la lunga rotta diventa la normalità della vita a bordo.
Stefano 30 Giugno 2010 il 22:47
Ho visitato il Rimar 41.3 all’ultimo salone di Genova e successivamente l’ho provata in mare! E’ una ottima imbarcazione progettata e costruita in Italia!
Molto performante graie al piano velico generoso e lo scafo sportivo, gli interni sono molto rifiniti e lo spazio è molto in tutti gli ambienti!
Stefano 22 Marzo 2011 il 16:43
@ Stefano:
Confermo l’impressione del mio omonimo. Dopo avere provato quelle di amici ho deciso per l’acquisto! La barca è arrivata e posso solo dire che tutte le aspettative sono state soddisfatte e che si è instaurato un ottimo rapporto di amicizia con la famiglia Sartini, che trasuda passione per le barche da ogni poro. Grandi!
Carlo 20 Maggio 2011 il 18:34
Stefano dice: