La nautica non è mai ferma e si comincia a parlare di rilancio del made in Italy: dalla progettazione alla costruzione ci sono cantieri emblematici per lo Stivale. Ecco allora le certificazioni tricolore di cui nessun cantiere italiano dovrebbe fare a meno.
A dare la notizia è Nautica.it che spiega come la nautica italiana debba essere considerata una delle massime espressioni del made in Italy soprattutto se dalla progettazione alla costruzione e infine all’allestimento, gli yachts rappresentano una delle eccellenze del nostro Paese. I cantieri che li producono vanno tutelati. Il riferimento è ovviamente a quel che si è detto durante l’ultimo Convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria (Santa Margherita Ligure, 10-11 Giugno 2016) in cui sono stati presentati i primi 4 yacht appartenenti alla produzione di quattro grandi marchi della cantieristica italiana: Azimut Benetti, Sanlorenzo, Ferretti Riva e Baglietto, che hanno ottenuto la certificazione Italcheck a simboleggiare l’inizio del lavoro di valorizzazione appena iniziato.
Così il Presidente di Italian Identity, Paolo Rovellotti:
“Nell’ambito del progetto dei Giovani Imprenditori di Confindustria, Italian Identity rappresenta un’opportunità per tutte le aziende che credono nell’autentico Made in Italy, per tutelare e valorizzare il proprio prodotto nel mondo, anche attraverso la promozione dello Schema di Certificazione ITALCHECK. Italcheck è strumento per garantire alle aziende e ai consumatori tracciabilità e trasparenza attraverso un sistema di certificazione del prodotto italiano autentico e tutte le aziende che aderiranno al progetto “Mappiamo l’Italia” potranno godere di una convenzione e di agevolazioni sui servizi offerti da Italcheck. Lo Schema di certificazione ITALCHECK dell’autentico prodotto italiano è uno strumento volontario e indipendente. I controlli di conformità ai parametri per ottenere la certificazione sono effettuati da un Ente terzo per assicurare l’assoluta oggettività delle valutazioni: in questa fase Italcheck si avvale del supporto di Agroqualità S.p.A. e di RINA Services S.p.A”.