Il mondo della nautica scossa da un’inchiesta della Guardia di Finanza su Perini Navi che contesta all’imprenditore Fabio Perini 112 milioni di euro non dichiarati al fisco attraverso una società fittizia con sede a Lussemburgo. La presunta evasione fiscale è stata notificata dopo l’inchiesta denominata Rue Beamount, avviata dal pubblico ministero della procura di Lucca Piero Capizzoto. In via cautelativa sarebbero state sequestrate quote azionarie per un valore 26 milioni di euro.
» Galileo G, Motor Yacht di Perini Navi
Non si è fatta attendere la risposta della Perini Navi, fortemente preoccupata per il danno all’immagine del cantiere nautico, che in una nota fa sapere di essere totalmente estranea alla vicenda in quanto nulla sarebbe stato notificato all’azienda, precisando che le verifiche hanno avuto esito negativo.
Nel comunicato l’azienda ribadisce il totale rispetto per la legge in materia fiscale augurando di poter far luce su una vicenda che la vede lesa nella propria immagine a causa della forte risonanza della falsa notizia da parte di molti fonti d’informazione.
Perini Navi
La Perini Navi è stata fondata nel 1983 a Viareggio da Fabio Perini ed è presto diventata leader mondiale nella costruzione di yacht a vela di lusso. Le sue barche sono così belle che si sono guadagnate il soprannome di “Ferrari del mare” e sono davvero tanti i clienti famosi che possono vantare di possederne una.
Silvio Berlusconi ha acquistato una decina di anni fa, dal magnate australiano Rupert Murdoch, la Morning Glory, un 48 metri a vela dal valore di quasi 8 milioni di euro. Massimo Moratti, petroliere e patron della squadra di calcio Inter possiede il ketch di 36 metri Carlotta. E ancora: il 40 metri Marisa di Ennio Doris, presidente di Banca Mediolanum e il 43 metri Chrisianne B di Francesco Trapani, Amministratore Delegato di Bvlgari.
Attualmente sono ancora in fase di costruzione ben sette yacht a vela, in consegna tra il 2013 e il 2015, oltre a superyacht a motore Picchiotti Vitruvius da 73 metri.
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