Il Team Australia ha deciso di ritirarsi dall’America’s Cup per problemi economici. Il ritiro non piace ad Oracle che adesso rafforza la sua posizione di vantaggio ma perde uno degli antagonisti più quotati con cui avrebbe potuto darsi battaglia.
Il Challanger of record australiano, dunque, non prenderà parte alla 35esima America’s Cup per problemi economici. Gli organizzatori non hanno ancora trovato nemmeno un accordo per la sede del 2017.
Gli organizzatori dell’America’s Cup devono fare i conti con una perdita importante, quella dello sfidante ufficiale di Oracle che parteciperà all’edizione 2017 della gara per difendere il titolo. Il Team Australia si è ritirato e a comunicarlo ci hanno pensato i vertici dell’Hamilton Island Yacht Club.
Il direttore di Oracle, Russell Coutts, che è anche direttore dell’America’s Cup Event Authority, ha dichiarato alla stampa:
“Siamo molto delusi da questa notizia. Eravamo felici di avere l’Australia come challenger e guardavamo con interesse alla prospettiva di organizzare eventi dell’America’s Cup World Series in Australia. Ma il nostro obiettivo -ha aggiunto- è andare avanti con i team che hanno già deciso di iscriversi e con quelli che lo faranno entro la deadline dell’8 agosto.”
La prossima edizione dell’America’s Cup è comunque molto strana, piena di dubbi e incertezza. La prima riguarda la sede perché non è stato ancora deciso se si terrà alla Bermuda o a San Diego. Il fatto è che nessuna delle due mete scelte sembra convincere gli organizzatori che si sono riuniti a Los Angeles proprio per mettere in ordine le questioni logistiche e organizzative.
Luna Rossa, intanto, continua la sua preparazione e dovrebbero essere al via dell’America’s Cup 2017. Sono state confermate le presenze anche degli svedesi di Artemis Racing e del Team New Zealand e la squadra dell’olimpionico britannico Ben Ainslie.