Aprilia Marittima ieri ha ospitato la prima giornata della 25esima edizione di “Nautilia 2012“, la mostra mercato dell’usato nautico. E proprio in questa occasione si rilevano le attuali difficoltà del settore.
All’inaugurazione infatti, il presidente dei Cantieri di Aprilia, Eugenio Toso, afferma che se la Regione non attua le misure necessarie, le darsene della zona dovranno chiudere i battenti.
L’appello di Toso in realtà non è una rivendicazione, in quanto riconosce che su alcuni punti si stanno valutando i provvedimenti da prendere, ma ribadisce la necessità di veloce e rapida attuazione degli stessi.
Inoltre nel meeting vengono proposti dei dati non ancora ufficiali, che solo a fine anno troveranno reale riscontro, ma che sono considerati da Toso sfortunatamente preannunciati: tra ormeggi e posti barca occupati si è registrata una flessione del 15%, sui servizi, sui carburanti.
La colpa? Non solo a causa della crisi, ma si ritiene fattore incidente anche il redditometro introdotto da Monti, insieme agli estenuanti controlli fiscali a tappeto della Guardia di Finanza, in quanto si è presunto, afferma ancora Tosi, una ricchezza del settore che in realtà è andata svanendo negli anni.
LEGGI ANCHE: Redditometro barca 2013, coefficienti come camper e cavalli
Inoltre vi è anche l’alto costo dei carburanti che hanno indotto molti, quest’estate, a vivere la barca come una seconda casa, utilizzandola solo nei week-end e senza muoverla dal porto.
A penalizzare ulteriormente il settore è stata l’introduzione della «tassa di stazionamento» introdotta in primavera, poi mutata in “proprietà” dal governo Monti, che nel suo breve periodo di dispiegamento ha fatto fuggire molti diportisti verso altri Paesi, per eludere la misura.
LEGGI ANCHE: Tassa di stazionamento diventa tassa di possesso grazie a Ucina
Il presidente vuole prevedere, con una punta di ottimismo, una ripresa “imposta” della nautica. Ad Aprilia il progetto del distretto della Nautica procede e dovrebbe fare un passo decisivo entro la fine dell’anno per realizzare quella “filiera” del “rifitting” che in zona è un’attività d’eccellenza.
Quindi la nautica deve superare le avversità che incontra nel nostro paese, e per farlo deve però essere coadiuvata da un governo che dia maggior ossigeno al settore.