L’odore di mare si adagia sull’epidermide di Napoli a prescindere da Nauticsud, il Salone Internazionale della Nautica, che trova in ogni caso la sua collocazione ideale nel capoluogo campano, cullato dalle acque del Mediterraneo. L’avvenimento, in programma fino al prossimo 14 marzo, ha vissuto uno dei momenti di maggiore interesse proprio nel pomeriggio di lunedì 8 marzo, quando è stato accolto il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, il cui trasporto nei confronti dell’ambiente marino e nautico è a tal punto marcata da farne uno dei politici italiani più appassionati di immersioni. Quale occasione migliore per parlare di nautica in maniera trasversale? Poche altre, tant’è che il co-fondatore del Partito della Libertà – dopo aver ricevuto delucidazioni in merito alla ristrutturazione della mostra d’Oltremare ed essersi intrattenuto in prossimità degli stands tematici – ha potuto svariare, nei suoi interventi oratori, tra le varie sfaccettature che interessano l’ambito marino.
NAUTICA E DIPORTISTICA. “In una nazione composta di oltre 8000 km di costa – ha esordito Fini – nautica e diportistica meritano un’attenzione specifica anche in qualità di strumento di sviluppo economico“.
POLITICHE ADEGUATE. “Vero è che non sempre si ha la possibilità di intervenire in materia nella maniera più efficace per via del sovraffollarsi di Istituzioni: ci sono fino a quattro enti che devono decidere sull’argomento, motivo per cui credo che la materia debba essere ricondotta a un ambito di scelta statale, trasferendo le competenze dalla sfera decisionale locale a quella centrale“.
GOLFO DI NAPOLI. “Si presta bene a ospitare la portualità turistica, sia per la posizione geografica che per l’identità culturale e naturale. Napoli merita una portualità più funzionale di quella attuale, al punto che il settore può diventare la gallina dalle uova d’oro. Garantirne lo sviluppo è un compito che spetta alla prossima governance regionale“.
