Da Luxury & Yachts a Nauticshow. Il denominatore comune? Lui, Luciano Coin, capace di passare in quattr’e quattr’otto dall’ottavo salone del lusso alla dodicesima edizione del salone internazionale della nautica. Altro fattore di comunanza? Per traslazone, il lusso. Non cambia la regione (sempre lì, l’orientale Veneto) ma differisce la località geografica di riferimento – a Verona il primo, a Jesolo il secondo – ma non viene meno il leif motiv che ruota attorno a entrambe le manifestazioni.
Eccellenza tutta italiana, in un appuntamento che riesce a garantire al Made in Italy il giusto riconoscimento. E, aggiungiamo noi, evento di importanza strategica in un periodo – quale è quello attuale – di profonda crisi anche nel comparto nautico (tanto nella cantieristica quanto nell’indotto). Nella circostanza, due week end nei quali assaporare nautica: 10-11 aprile e 17-18 aprile.
Il porto di Jesolo, infrastruttura tanto nuova quanto suggestiva, diventa vetrina di megayacht, yacht, barche a motore, barche a vela e gommoni. Oltre alla presa visione di modelli e imbarcazioni da capogiro, viene offerta anche l’opportunità di testare le barche direttamente in acqua (occorre una prenotazione) e di valutare i servizi specifici offerti dalle agenzie e dalle scuole nautiche e dalle compagnie di assicurazioni.
Nella circostanza, decisivo anche il contributo dell’amministrazione comunale locale a cui va il merito di aver creduto da sempre nell’importanza di un momento volto all’esposizione del lusso di qualità. Non solo mare ma anche “preziosi” da terraferma: auto, elicotteri, abbigliamento di lusso e attrezzature per il benessere.