Senza conoscere le condizioni meteo non si va da nessuna parte. Anche il navigatore più esperto non rischia certo la sua vita per fare un po’ di vela d’altura o per esercitare l’arte della navigazione, affascinante ma a tratti anche pericolosa.
Eppure conoscere il meteo è moderno rispetto all’arte della navigazione che si perde nell’antichità. Il meteo, infatti, è stato inventato 150 anni fa. Un compleanno importante quello del 2014 che fa riflettere sull’evoluzione della navigazione e sull’incremento del senso di sicurezza che accompagna la gente di mare.
Il meteo nasce per dare una risposta alle classiche domande: che tempo fa domani? A questa domanda si cerca di rispondere dal 1864, anno in cui a Londra, Robert FitzRoy della Royal Society ha avuto l’idea d’inventare il meteo. Fino a quel momento i marinai avevano dovuto affidarsi al loro intuito per comprendere l’arrivo di una tempesta. La Royal Society cercò soltanto di capire se questo intuito si poteva trasformare in uno strumento di previsione e se si potesse prevedere l’andamento del tempo con un largo anticipo.
Il primo ufficio meteo del mondo era il Meteorological Statist to the Board of Trade ed aveva soltanto 3 dipendenti. Oggi gli operatori che provano a prevedere con largo anticipo quel che succede al vento, al sole, alla pioggia in ogni punto del mondo, sono molti di più ma la loro imprecisione è quasi diventata proverbiale.
I naviganti oggi hanno strumenti molto raffinati per prevedere le condizioni meteo e mescolano la conoscenza del mare e dell’arte della navigazione con le indicazioni sempre più precise circa i cambiamenti climatici durante il periodo dell’uscita in mare.