Questa estate mentre rientravo dal mio viaggio in Grecia, mi sono fermato alcuni giorni presso il Marina di Riposto – Porto dell’Etna. Dopo varie esperienze, non proprio edificanti e da me vissute in altre realtà della Sicilia, approdare in questo nuovo porto turistico è stata una bella sorpresa.
La sua posizione è veramente strategica dato che dista solo 30 chilometri dalla splendida Taormina, meta turistica di fama internazionale, e circa 40 dall’aeroporto internazionale di Catania. La sua struttura è veramente all’altezza della clientela internazionale che sempre più spesso sceglie i nostri approdi nazionali, per trascorrere la proprie vacanze in crociera o per lasciare il proprio yacht nel sud Europa.
Questo marina offre ben 360 posti barca suddivisi per categorie cha vanno dagli 8 ai 60 metri di lunghezza, distribuiti sulla banchina di riva, il molo centrale e cinque pontili galleggianti, tutti serviti da colonnine per la fornitura di acqua e luce.
Oltre ai servizi di accoglienza e guardia gestiti 24 ore su 24 da personale qualificato ed attento all’esigenze dei diportisti, c’è la possibilità di usufruire di molti servizi quali, cambusa a bordo, lavanderia, prenotazione voli e tour, servizio taxi e navetta per le più importanti località della costa Catanese.
Oltre a ciò all’interno del marina trova posto un bel ristorante ed un bar molto accogliente oltre allo yacht club e circolo velico.
Per quanto riguarda la possibilità di effettuare riparazioni e manutenzione delle imbarcazioni vi è la possibilità di utilizzare le struutre di un cantiere navale da oltre 800 mq, con un travel lift da ben 160 tonnellate che può alare anche le navi da diporto da 40 metri ed oltre.
Il servizi igienici sono all’altezza della livello della struttura e sono curati e molto ben tenuti. In sostanza ho trovato un porto turistico a tutti gli effetti all’altezza di marine molto più blasonate, il cui unico neo è forse proprio il prezzo per lo stazionamento, che seppur giustificabile è tra i più alti della sua categoria e sul quale forse i responsabili della gestione dovrebbero riflettere.