I record sono fatti per essere superati e Marc Guillemot di record battuti se ne intende. Il navigatore francese ha dato nuovamente prova della sua abilità, conquistando il primato nella traversata dell’Atlantico in solitaria e scalzando dal podio il collega Alex Thompson. Un record ritoccato di ben 15 ore, tempo che la dice lunga sulle qualità tecniche di Guillemot.
L’inglese Thompson, infatti, aveva coperto la stessa distanza in 8 giorni, 21 ore ed 8 minuti, mentre lo skipper francese è partito da New York ed ha raggiunto Lizard Point, in Inghilterra, in soli 8 giorni, 5 ore, 20 minuti e 20 secondi. Un record difficilmente superabile, sebbene lo stesso Guillemot ed altri navigatori abbiano già raccolto la sfida per i prossimi anni.
2880 miglia in mare, in perfetta solitudine, come si conviene ai navigatori del suo stampo. Lui ed il suo IMOCA 60 Safran, un’imbarcazione di 18 metri, per “volare” sull’Atlantico ad una velocità media di 14,59 nodi. Poi le coste inglesi, il record polverizzato e la stessa gioia provata nel 1984 e nel 1988, quando Guillemot conquistò il medesimo primato. Nelle due occasioni, però, il navigatore era su un multiscafo ed assistito da un valido equipaggio, mentre stavolta il record è tutto suo e – visti i tempi ottenuti – potrà probabilmente goderselo per un lungo periodo di tempo.
Ma i festeggiamenti per Guillemot dureranno solo qualche giorno, visto il prossimo appuntamento con la storia, il Fastnet di agosto e poi il Transat Jacques Vabre nel mese di novembre, entrambi in compagnia di Pascal Bidégorry.
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