Manovre di bordo, come non farsi male.


La barca a vela per sua natura è piena di insidie e potenziali pericoli e per questo motivo quando si sale a bordo si deve essere consci di quali possono essere i rischi che si corrono  per evitare di farsi male.

Carrelli, bitte, winch, scotte osteriggi sono tutti potenziali fonti di rischio e pertanto e bene sapere sempre come comportarsi in ogni fase della navigazione. Personalmente sconsiglio sempre di camminare sul ponte a pieni nudi, anche se molti armatori pretendono ciò dall’equipaggio e degli ospiti, solo per non rovinare il teak od il paiolato interno.

Questa leggerezza è quasi sempre fonte di piccole ferite ai piedi causate da urti involontari su candelieri, bitte o carrelli, dato che quanto si cammina da poppa verso prua non si guarda quasi mai verso il basso, dove queste “trappole” sono poste.

Altra fonte di rischio è sicuramente il boma. Anche se ci troviamo su piccole imbarcazioni una bomata presa in testa è molto pericolosa, figuratevi se venite colpita da un boma di un 50 piedi che involontariamente stramba all’improvviso. In alcuni casi chi è stato colpito da un grande boma ha rischiato di perdere la vita rimanendo gravemente offeso da  lesioni irreversibili.

Pertanto è sempre bene tenere la testa bassa soprattutto quando si viaggia alle andature portanti che diventano quelle più pericolose per le persone non esperte. Altre possibili fondi di traumi sono tutte le manovre di una barca a vela che hanno a che fare con la trazione di scotte o cime.

Dopo una virata si dovrà cazzare necessariamente il genova sulle nuove mura e pertanto è sempre necessario utilizzare il winch, a meno che voi non siate il gemello di Hulk.  Stessa cosa vale per quando si issano le vele. Per issare una randa, senza farsi venire il colpo della strega, è meglio farsi aiutare da un membro dell’equipaggio che agisca sul winch, mentre noi a piede d’albero applichiamo la giusta trazione, verso l’esterno, sulla drizza.    

In ogni caso è sempre cura dello skipper informare gli ospiti sui potenziali rischi che si corrono cercando sempre di dare ordini chiari onde evitare spiacevoli incomprensioni.

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