Louis Vuitton Trophy 2010: Azzurra stupisce, Mascalzone Latino delude

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Passare attraverso la Louis Vuitton Trophy per ambire al sogno di una America’s Cup vissuta da protagonisti. Lo spirito con cui le otto squadre impegnate nella seconda tappa della competizione velistica “Louis Vuitton Trophy” si sono presentate a Auckland, New Zeland, è grintoso: obiettivo dichiarato, sfruttare al meglio l’occasione. Tra i team in competizione, anche due italiani: Azzurra e Mascalzone Latino. Per entrambi, la gara è già cominciata e l’andamento dei due equipaggi è finora diametralmente opposto: alla grande i primi, che hanno già messo in cantiere due vittorie (ultima in ordine di tempo, quella contro i russi di Synergy ottenuta in seguito a una regata perfetta); maluccio Mascalzone Latino, con due sconfitte su altrettante prove.

A vanificare una seconda gara impeccabile da parte di questi ultimi – al comando dal via – il cedimento del moschettone di titanio che ha determinato il conseguente ritiro (imbarcazione rimasta priva della vela di prua). Il sorteggio – le barche, infatti, vengono assegnate a ciascun equipaggio in seguito a una estrazione effettuata la sera precedente alla prova stessa – non ha favorito Mascalzone Latino, che ha ceduto il passo ai padroni di casa di Emirates Team New Zealand. Finora, palma del migliore tra gli italiani allo skypper e timoniere di Azzurra, Francesco Bruni, che sta facendo valere l’esperienza accumulata nel corso delle due America’s Cup cui il palermitano ha avuto l’onore di prender parte.

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