Un punto messo in cascina ed un duro ko inflitto ad Oracle, defender nell’America’s Cup 2013 e certo di avere vita facile contro i team avversari nella prossima kermesse, grazie allo stravolgimento delle regole, camuffato dietro ragioni di sicurezza. Luna Rossa si è opposta al cambio del regolamento, ha perfino deciso di boicottare la prima regata contro New Zealand, ha attirato su di sé le antipatie di quanti non amano le tappe in solitaria, ma alla fine ha avuto ragione.
La Giuria Internazionale si è espressa in merito al ricorso di Luna Rossa ed ha deciso che il Team di Oracle dovrà modificare il proprio catamarano, riducendo la dimensione dei timoni ed alleggerendo la barca. Due novità che aveva presentato il defender, spacciandole come norme di sicurezza, ma che in realtà andavano a penalizzare i team avversari, appesantendo lo scafo e quindi limitandone la velocità.
Di qui le proteste di Luna Rossa e di New Zealand, che alla fine hanno avuto ragione, mettendo Oracle nella condizione di cambiare il mezzo con il quale si sono allenati fino ad ora in vista dell’America’s Cup del prossimo settembre. Soddisfatto Patrizio Bertelli, armatore della sfida italiana:
La sentenza dimostra che non siamo antisportivi come ci avevano accusato di essere. Avevo qualche timore sull’indipendenza della giuria ma ora sono contento, molto contento, perché a San Francisco siamo andati per regatare e non per fare del turismo.
No, Luna Rossa non è andata a San Francisco per fare del turismo, e spera di dimostrarlo già dalla prossima sfida contro New Zealand ben sapendo che l’avversario non regalerà nulla e che la vittoria finale è solo un miraggio. Intanto il team italiano ha conquistato il suo primo punto, regatando in solitaria per l’assenza di Artemis. Luna Rossa ha completato il percorso in 28 minuti, ma il tempo conta poco di fronte alla vittoria in tribunale contro il mostro sacro Oracle.
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