Les Voiles de Saint Tropez, gli yacht gareggiano

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Secondo la leggenda, una scommessa nel 1981 tra due velisti in un ristorante alla moda di Saint-Tropez ha dato origine a una splendida competizione, Les Voiles de Saint Tropez, che si svolge per circa 30 km al largo della nota località, non lontano dalla secca Nioulargue fino al Club 55, ristorante sulla vicina spiaggia di Pampelonne.

Circa 300 yacht classici e moderni e più di 3.500 membri dell’equipaggio si sono riuniti in questo piccolo porto del Mediterraneo per l’inizio della gara che quets’anno ha visto trionfare una imbarcazione francese.

Ai fini della gara, gli yacht sono divisi in due categorie principali – moderni e tradizionali – all’interno del quale vengono giudicati in sottoclassi a seconda della loro dimensione ed il numero dei concorrenti. La regata è disciplinata dalle International Rule Club, IRC.

Questa gara è unica nel mondo della vela perché unisce la vela classica e moderna. E il duello tra Mariska e Tuiga è stato il momento clou della gara.

ha spiegato Marc Pajot, medaglia di vela olimpica.

Erano presenti alcuni dei nomi più famosi in Ocean Racing, compresi i cinque Pen Duic, una volta di proprietà del velista francese Éric Tabarly, che si era perso in mare nel 1998 al largo della costa del Galles. Talbarly ha gareggiato con tre barche tradizionali e due moderne.

Tra le barche charter moderne in mostra, Sojana, un 35 metri Farr115 timonato dalla medaglia olimpica Peter Holmberg che si è sfidato con Highland Breeze, al timone di uno Swan 35. I moderni yacht hanno potuto ammirare i 43 metri di Wally 143, Esense, con uno sloop davvero elegante, capace di ospitare vele  giganti di 900 metri quadrati, con superifci veliche totali di quasi 9.700 metri quadrati.

La gara si è conclusa con la cerimonia di premiazione presso la Cittadella, fortezza del 17° secolo. E come ha specificato Beaufils, cofondatore ed organizzatore della regata annuale:

Les Voiles Saint Tropez è il modo per dire arrivederci al prossimo anno e all’estate.

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