Eroina oppure ennesima vittima di uno show business sempre a caccia dell’impresa più stravagante senza guardare in faccia a nessuno (magari con l’aiuto di genitori compiacenti alla ricerca di facile fama), Jessica Watson si accinge a divenire la più giovane skipper di sempre in grado di compiere il giro del mondo a vela in solitario non assistita.
Nata il 18 maggio 1993, Jessica è salpata lo scorso 18 ottobre dal porto di Sidney con il preciso intento di rivedere la sua amata Australia solo dopo aver compiuto, come un moderno Magellano in gonnella, un periplo completo del Globo terrestre.
Il più dello straordinario itinerario sembra essere alle sue spalle, dal momento che ha già coperto 35mila kilometri e gliene rimangono “solo” 7.400 prima di poter festeggiare lo storico risultato, ma non sarà certo facile festeggiare il record e il compleanno tra le amate mura domestiche visto che nelle prossime tre settimane di navigazione la signorina Watson sarà chiamata ad affrontare le difficili acque australiane, che ha ritrovato per la prima volta oggi, prima del trionfale epilogo davanti all’Opera House di Sidney.
Jessica sta compiendo il viaggio sul suo yacht di 10,23 metri, l’Ella Pink Lady, senza aver mai toccato terra, cibandosi con pasti crio-disidratati, frutta secca e biscotti al cioccolato. La sua impresa sarà documentata in un libro e in un documentario tv.
Stessa cosa scritta su Repubblica???? che fantasia…dai
l’ultimo capoverso è uguale a quello del Quatidiano !!!!!
“La 16/enne Jessica Watson, ormai vicina a diventare la più giovane skipper di sempre a compiere il giro del mondo a vela in solitario non assistita, dopo sei mesi in mare è tornata sabato in acque australiane, al largo della costa ovest, ma ha ancora tre settimane di navigazione difficile prima di raggiungere la meta. Le mancano 7400 km attorno al continente per completare la traversata di 42.600 km davanti all’Opera House di Sydney, dove è attesa nella prima settimana di maggio. Jessica compie il viaggio a bordo del suo yacht Ella Pink Lady di 10,23 metri senza mai toccare terra, sopravvivendo con pasti crio-disidratati, frutta secca e biscotti al cioccolato. La sua impresa sarà documentata in un libro e in un documentario tv.