Importante presentazione al Salone nautico di Genova 2012: la Marinedi Spa , leader nell’ingegneria nautica, punta a creare 30 nuovi porti, 15 in Italia e 15 all’estero.
“Abbiamo manuali operativi comuni in modo tale che al cliente venga offerto lo stesso servizio ovunque ormeggi nei porti della rete. Dal prossimo anno ci sarà anche la possibilità con il nostro progetto di rete informatica e di call center di fare prenotazioni in automatico, su tutti i porti della rete. I clienti stabili avranno priorità di ormeggio e sostanziosi sconti nei porti della rete. In generale la rete vogliamo offrire garanzie, di servizi e di trasparenza di prezzi, soprattutto al cliente straniero, che in Italia in questo momento ha paura di essere ‘maltrattato’. Esattamente come nelle catene alberghiere dove il servizio allo Sheraton di Kartoum è uguale a quello dello Sheraton di New york. Obiettivo: avvicinare il traffico internazionale alle marine italiane“, spiega entusiasta l’amministratore delegato della società, Renato Marconi.
In un momento difficile per la nautica e in generale per il settore industriale, non deve escludersi che la nostra economia possa ripartire proprio da tale settore. L’Italia è un paese di navigatori, come campeggia sul Palazzo della civiltà e del lavoro, nel quartiere romano dell’Eur, ed è giusto che il mondo intero riconosca le doti degli ingegneri italiani, sempre rispettando il sentimento di leale concorrenza, volto al miglioramento dell’intero mercato.
Ecco perché si tende a offrire al cliente il miglior servizio al giusto prezzo, consentendogli di ricevere tutti i comfort in ogni dove. Il tutto senza dimenticare gli oneri di pubblicità e trasparenza a tutela degli utenti.
Attualmente Marinedi gestisce Marina di Villasimius, Marina di Teulada, Marina di Cagliari,Marina di Forio, Marina di Procida, Marina di Torre Fumo, Marina di Policoro e Marina di Brindisi. Sta realizzando Marina di Napoli, Marina di Diamante, Marina di Balestrate e Marina di Anzio.
All’estero la società è occupata in Tunisia, Montenegro, Albania, Grecia, Turchia ed Egitto e non solo: in modo da attuare l’ambizioso progetto di sviluppare una rete di porti turistici nel Mediterraneo.