Per il codice del Diporto ai sensi del DL 18 luglio 2005, il giornale di Bordo non è un documento obbligatorio da tenere e compilare per la conduzione delle imbarcazioni da diporto, come invece accade in altri paesi comunitari.
Il fatto che non vi sia un obbligo di legge fa sì che la maggior parte dei diportisti non sappia neanche a cosa serva il giornale di Bordo e ben si guarda di utilizzarlo. Nella realtà il giornale di bordo, al di là degli obblighi legislativi, dovrebbe essere parte del DNA del navigatore e strumento fondamentale che accompagna la vita della propria barca.
Nelle tradizioni marinaresche il giornale o libro di Bordo serviva per documentare la storia e gli eventi che accadevano durante un viaggio, una sosta o qualsiasi cosa succedesse sopra una determinata nave o unità militare. E’ grazie alle scrupolose annotazioni sul giornale di Bordo, di ufficiali o comandanti, che oggi possiamo ricostruire la storia e gli eventi accaduti in mare nei secoli passati.
Col passare dei secoli e con l’avvento degli strumenti elettronici di ausilio alla navigazione e satellitari, nella navigazione da diporto si sta perdendo l’importanza dell’uso e della compilazione del giornale di Bordo. Forse a causa della pigrizia degli pseudo comandanti e skipper o forse a causa della scarsa conoscenza dei vantaggi, di una compilazione precisa del giornale di Bordo, sta di fatto che la maggior parte delle barche che io visito per lavoro, sono sprovviste di giornale di Bordo.
Il giornale dei Bordo oltre ad essere un’ importante fonte documentale di un viaggio, se debitamente compilato, può essere anche utile per dimostrare, ad eventuali e futuri proprietari, la cura e le manutenzioni che sono state effettuate sull’unità.
Inoltre, annotando sul giornale di Bordo, rotta , punto nave ad una determinata ora, velocità e condizioni meteo marine, è possibile, in caso di mal funzionamento degli strumenti di navigazione, stimare in quale zona od area del bacino di navigazione ci si trova.
Personalmente mi preoccupo e curo la compilazione del giornale di Bordo ogni volta che ho la responsabilità della conduzione di una imbarcazione, inoltre sulle mie barche ho sempre consegnato una copia del giornale di Bordo ai successivi proprietari così che gli stessi potessero conoscere tutta la storia della barca su cui si apprestavano a navigare.
Sarebbe bello che si ritornasse a compilare il giornale di Bordo ed a rispettare la tradizione marinaresca, la quale prevede che, il passaggio di proprietà di una barca, deve essere accompagnato con la consegna del giornale al nuovo proprietario.