Non sempre le belle barche sono apprezzate da tutti, così come le barche che ricevono encomi o premi devono essere necessariamente innovative. È il caso del Fjord 40 Open premiato al Salone di Düsseldorf, con l’European Powerboat of the year prevalendo su altre 90 concorrenti in lizza per lo stesso riconoscimento.
La barca, frutto del progetto del cantiere olandese del gruppo Hanse, si presenta con linee acqua estremizzate e volutamente squadrate, con angoli retti visibili sia sul dritto di prua che sullo specchio di poppa. Il design riprende lo stile già introdotto qualche anno fa dal cantiere monegasco Wally che, con il suo 47 piedi, è stato il precursore di questa nova moda dei cosiddetti war-boats.
In effetti, a vederla, Fjord 40 Open ricorda molto il Wally tanto che a prima vista sembra essere un nuovo modello dello stesso cantiere. In realtà, a guardarla bene, si differenzia per il disegno della prua decisamente più squadrato e muscoloso, dato che, nel Fjord, il baglio massimo è molto appruato quasi a formare una figura geometrica simile ad un parallelepipedo. Anche la stessa consolle di guida è stata posta verso prua, così da permettere ai progettisti di realizzare un’enorme dinette a poppa, con tavolo e sedute, trasformabile anche in prendisole.
Massiccio è anche il parabrezza della consolle di guida con dei montanti enormi, più simili a quelli di un TIR che a quelli di una fuoriserie. Lo stesso discorso vale per il top parasole: rigido e strutturato per avere un profilo aerodinamico che si raccorda con il parabrezza.
Il costruttore ha previsto l’installazione di due motori entrobordo da 320 hp cadauno, per poter raggiungere super prestazioni velocistiche vicine ai 45 nodi/h. Lo stesso promette navigazioni sicure e facilmente gestibili anche con mare formato, cosa che io francamente ritengo difficile, visto il dislocamento delle masse e lo sviluppo delle linee di carena.
Tuttavia, mi farebbe piacere mettere il Fjord 40 Open alla prova in acqua per vedere il suo comportamento in certe situazioni ed a certe velocità, così da potermi anche ricredere sulla bontà complessiva del progetto.
Visto, il mio non feeling generale per questo tipo di imbarcazioni, il giudizio complessivo sul Fjord 40 rimane sicuramente sospeso, seppur con molti dubbi e perplessità che derivano dall’analisi esteriore delle linee progettuali.
Per altro considerato che il nome del cantiere, mi ricorda anche la marca di un nota casa produttrice di salmone affumicato, posso affermare di preferire il prelibato prodotto ittico a questa “novità” nel mondo della cantieristica a motore.