Estate 2012: gli avvistamenti dei Maxi Yacht

Spesso li troviamo attraccati al porto senza che nessuno ci avesse avvertito della loro presenza, benchè il loro arrivo è evidentemente supportato da un’organizzazione frenetica e un accoglienza ufficiale delle amministrazioni locali. Sono i Maxy Yacht soprattutto di armatori arabi che ogni estate puntano le località esclusive del Mare Nostrum, soprattutto in Sardegna.

Qualche giorno fa, il Topaz, il quarto yacht più grande al mondo, ha attraccato ad Olbia al molo Bonaria del porto Isola Bianca. Il suo proprietario però è arrivato in aereo da Abu Dabhi: l’emiro Al Nayhan. Il maxy yacht Topaz è lungo 147 metri di lungheza e vale almeno 505 milioni di euro. All’interno c’è perfino un campo da tennis.

Il Topaz non è l’unico luxury yacht ad aver ormeggiato nel porto di Olbia. hanno fatto capolino in sardegna che il  Pelorus di proprietà del produttore cinematografico David Geffen (valore 300 milioni di dollari, pista d’atterraggio per elicottero, piscina e terrazza privata) .

Sempre in questi giorni a Portofino è stato avvistato il Phoenix 2, il quinto maxy yacht più grande del mondo. Questa volta non è un arabo ma il magnate polacco della Kulczyc Investments, Jan Kulczyc. Tra i suoi esclusivi e insoliti servizi di lusso c’è una piscina di 7 metri, due cinema, un centro benessere e ascensore interno.

Quello dei maxy yacht è una nuova opportunità per fare cassa, considerando le condizioni finanziare in cui versano le amministrazioni portuarie. Paolo Piro, Presidente dell’Autorità Portuale in un’intervista ad Ansa ha dichiarato che dietro l’arrivo di questi gioielli del mare c’è un fiorente giro d’affari legate soprattutto alle spese che i proprietari sostengono per la cambusa e i servizi tecnici di supporto.

Altri porti come Marina di Isola di Trieste ha volontariamente ridotti in numero dei posti barca da 630 a 610 posti proprio per permettere ai maxy yacht di ormeggiare in tutta tranquillità. Quello dei mega yacht. è un mercato che non conosce crisi.

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