Chi va per mare sa quanto è importante disporre di una buona riserva d’acqua dolce. Le barche moderne sono dotate di capienti serbatoi, ma se si naviga per giorni e giorni, soprattutto d’estate, può capitare che le riserve d’acqua si esauriscano in fretta.
Personalmente cerco sempre di far capire, alle persone che imbarco o con le quali navigo, che è molto importante razionare l’uso dell’acqua, visto che non è sempre facile nè comodo rifornirsi. Basta un attimo di disattenzione ed un rubinetto aperto per sprecare 40/50 litri in pochi minuti; se poi ci si fa la doccia come a casa, lasciando scorrere sempre l’acqua, in pochi giorni si esauriscono le riserve. Per evitare i problemi di approvvigionamento d’acqua dolce molti cantieri, già da parecchi anni, offrono ai loro clienti impianti dissalatori ad osmosi inversa.
Diversamente dall’osmosi, ovvero la tendenza naturale dell’acqua pura a scorrere attraverso una membrana semipermeabile in direzione dell’acqua impura, l’osmosi inversa si ottiene applicando all’acqua di mare una pressione molto elevata per contrastare il flusso osmotico.
In tal modo l’acqua marina viene spinta attraverso una membrana semipermeabile, che elimina tutte le particelle solide disciolte producendo acqua dolce e potabile dall’altra parte. Tale metodo elimina dall’acqua marina almeno il 98% dei sali, delle particelle contaminate e degli inquinanti.
L’impianto viene studiato unitamente al progetto della barca, dato che una volta varata diventa difficile se non impossibile adattare un circuito per la dissalazione dell’acqua di mare. Il suo funzionamento non è estremamente complicato ma richiede dei procedimenti e tempi per la produzione piuttosto lunghi.
Innanzitutto è indispensabile posizionare una presa a mare, sull’opera viva, per prelevare l’acqua di mare, che poi viene filtrata attraverso un gruppo di prefiltraggio. L’acqua di alimentazione viene quindi portata a 30 psi dalla pompa di alimentazione e filtrata attraverso prefiltri da 25 e 5 micron. L’eventuale olio viene poi separato ed eliminato dal separatore olio/acqua. Questi filtri eliminano i sedimenti e le particelle solide in sospensione dall’acqua di alimentazione prima di immetterla nella pompa ad alta pressione.
La pompa ad alta pressione, inoltre, fornisce la forza necessaria per spingere l’acqua di alimentazione attraverso la membrana a osmosi inversa (R.O.) semipermeabile. Il regolatore della resistenza allo scarico regola automaticamente il livello di pressione necessario nel gruppo contenitore membrana.
Dalla membrana R.O. fuoriesce l’acqua dolce prodotta, priva per il 99,2% di sali, minerali e altri ioni. L’acqua passa poi attraverso il flussimetro, che registra la quantità di acqua potabile prodotta ogni ora. Successivamente il salinometro registra il contenuto di sale dell’acqua prodotta. Se la qualità è buona, l’acqua passa attraverso il filtro in carbone attivo, che purifica l’acqua dagli odori e dai sapori sgradevoli. Infine vi è un passaggio attraverso lo sterilizzatore a raggi ultravioletti che permette di sterilizzare il 99,8% di tutti i microrganismi, inclusi i batteri e i virus.
Ovviamente per far funzionare il dissalatore è necessario disporre di un generatore di corrente capace di supportare l’assorbimento dell’energia richiesta. Una volta installato questo tipo d’impianto vi darà acqua buona e pura a volontà, da usare sempre con lo spirito che risparmiare è sempre meglio di sprecare.
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