Design nautico, vogliamo barche…non spremiagrumi!

Spremi agrumi diStarck
Molto spesso mi è capitato di criticare su questo blog, quei progettisti che invece di disegnare barche effettuano degli esercizi stilistici volti al raggiungimento di un design puro, per non dire estremo.

Nei secoli i grandi maestri d’ascia si tramandavano di padre in figlio la nobile arte di costruire scafi, per cui le innovazioni erano principalmente legate alla scoperta di un nuovo materiale da lavorare o di alcuni accessori a corredo del progetto, i cui canoni costruttivi per decenni sono quasi rimasti immutati.

Verso la fine degli anni novanta con l’introduzione massiccia di software di progettazione nautica, molti cantieri hanno iniziato a mettere in produzione anziché scafi, veri e proprio oggetti di design. Ora che l’innovazione sia figlia del proprio tempo è certamente vero e personalmente non disdegno certe marche dalle linee moderne, ma che tutto il sapere della progettazione e dell’arte nautica debba essere sacrificato sull’altare dello stile puro ad ogni costo, beh francamente è proprio un’assurdità.

Inoltre con l’avvento nelle proprietà dei cantieri dei grandi gruppi finanziari sono arrivate figure ed esperti di marketing i quali a furia di voler rinnovare il prodotto hanno estremizzato a tal punto che il vero valore aggiunto del loro prodotto era quello di assomigliare ad una barca, col paradosso che molti neo armatori compravano solo un brand ed un leasing e non un’imbarcazione.

Negli stend dei saloni era più facile sentir parlare di spred, piani di ammortamento, subentri , accolli ecc, piuttosto che di carena a V, deadrise di poppa e dislocamento. Al massimo era importante per un barca avere tre o quattro bagni.   

Nonostante tutto ciò sembrava che il mercato non avesse mai fine e molti cantieri si dichiaravano soddisfatti di aver venduto barche sino al 2012, per poi miseramente chiudere i battenti alla prima stretta finanziaria delle banche creditrici. Insomma noi appassionati di nautica e di barche per alcuni anni abbiamo temuto che gli scafi, a furia di essere rinnovati, assomigliassero sempre di più a dei “modernispremiagrumi, che possono essere ostentanti firamente nei salotti buoni, ma che certamente non servono per preparare delle ottime spremute d’arancia tarocco.

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