La crociera desiderata per tutta la vita, la festa, il sogno che si realizza e poi in un attimo il buio, la disperazione, il terrore di non riuscire a sopravvivere alla tragedia. Sono trascorsi 610 dieci giorni dal naufragio della Costa Concordia, la nave da crociera affondata sulle scogliere dell’Isola del Giglio dopo una manovra a dir poco azzardata. Trentadue morti, due dei quali mai ripescati, ed una serie di polemiche e di processi intorno ad una delle tragedie più terribili del 2012. La Costa Concordia è rimasta inclinata su un lato per 610 giorni, prima che si decidesse di riportarla in asse, di raddrizzarla, per consentire poi il definivo spostamento in porto per la demolizione.
Un’ora o poco più per l’affondamento del gigante del mare, venti ore per il “ripescaggio”, operato grazie alla buona volontà di cinquecento tecnici arrivati da ogni parte del mondo. Le operazioni di raddrizzamento sono iniziate nella giornata di ieri, di fronte ad una folla di curiosi e di giornalisti e fotografi, pronti a seguire l’evento. Si sperava in una conclusione più rapida delle operazioni, ma il maltempo ha reso difficoltoso il ripescaggio ed alla fine sono servite quasi venti ore per riportare la Costa Concordia in asse. A dare l’annuncio del completamento dell’opera è stato il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli:
L’operazione di parbuclingk della Concordia si è conclusa. Oggi abbiamo messo un punto decisivo per l’allontanamento della nave.
Ora la Costa Concordia è in asse, appoggiata ad un falso fondale posto ad una profondità di trenta metri. Il prossimo passo sarà quello della stabilizzazione, con il montaggio di 15 cassoni d’acciaio sulla fiancata appena emersa. Tra qualche mese la nave da crociera dovrebbe lasciare finalmente l’Isola del Giglio ed essere condotta al porto di destinazione (Piombino, Civitavecchia o Palermo), dove verrà smontata completamente. A voi le immagini del raddrizzamento.
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