Il 1995 fu l’anno in cui la Coppa America andò in Nuova Zelanda grazie alla vittoria di “Black Magic”, timonata da Russell Coutts sul defender americano capitanato dalla coppia Dennis Conner e Paul Cayard.
E’ giusto ricordare che il presidente del sindacato del Team New Zealand in quest’annata fu Sir Peter Blake, uno dei più grandi velisti al mondo, morto per mano dei pirati nel 2001 durante una spedizione ecologica in Amazzonia.
Peter Blake e Russell Coutts portarono alla vittoria il Team-New-Zealand anche nel 1999/2000 ad Auckland. Quest’edizione fu gloriosa anche per l’Italia dato che il Team Prada, con Luna Rossa capitanata dal napoletano Francesco De Angelis, vinse la Louis Vuitton Cup, battendo nella finale la barca statunitense “America One”.
Purtroppo Luna Rossa non riuscì a tenere testa ai Kiwi. Venne sconfitta 5 a 0; le prime quattro sfide per mano di Coutts, e la quinta e decisiva sfida per mano del ventiseienne Dean Barker, diventato allora il più giovane timoniere a vincere l’America’s Cup.
La superiorità indiscussa del defender neo-zelandese fece pensare a molti che il trofeo sarebbe rimasto per lungo tempo presso la sede del Royal New Zealand Yacht Squadron. Ma poco tempo dopo la vittoria, Russell Coutts e altri componenti del Team New Zealand annunciarono di aver accettato la proposta di un facoltoso imprenditore svizzero di passaporto ma italiano d’origine attivo nel campo delle bio-tecnologie. Si trattava di Ernesto Bertarelli.
La Louis Vuitton Cup del 2002/2003 venne disputata ad Auckland e vi parteciparono nove barche da sei differenti paesi. Dopo 120 regate per stabilire chi dovesse andare in sfida con il defender emerse Alinghi, l’imbarcazione svizzera di Bertarelli timonata proprio da Russell Coutts, che vinse poi il trofeo.
La squadra di Alinghi difese la Coppa fino al 2007. Poiché la Svizzera non disponeva di un luogo adatto per organizzare l’evento (la geografia parla da sé), venne deciso che ad ospitare la trentaduesima edizione della Coppa America sarebbe stata la Spagna, a Valenza. Il nuovo regolamento della coppa prevedeva che si disputassero delle regate preliminari di flotta e match race in giro per l’Europa. Tali regate vennero nominate “Louis Vuitton Acts”, validi ai fini della classifica finale (nel 2005, ad esempio, l’Italia ospitò alcune regate nelle acque di Trapani).
A vincere la trentaduesima America’s Cup fu ancora Alinghi battendo il challenger Emirates Team New Zealand.
La trentatreesima America’s Cup si aprì con una disputa legale tra Alinghi e il team di BMW Oracle Racing di Larry Ellison. Ma questa è una storia che merita un maggior approfondimento.
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