Per avventurarsi in mare su un mezzo di trasporto, sia esso una barca o una nave, occorre essere in possesso di una patente nautica, che certifichi l’abilitazione alla guida, così come accade – ad esempio – per moto, macchine e camion. Esistono diverse categorie di patente nautica, a seconda che si decida di mettersi alla guida di un natante, di un’imbarcazione o di una nave da diporto.
E’ bene precisare che la patente nautica è assolutamente necessaria quando si naviga a più di sei miglia dalla costa, quando ci si mette alla guida di un’imbarcazione con un motore la cui potenza supera i 40,8cv (30 kw), quando si pratica lo sci nautico o quando si conduce una moto d’acqua. Quanto alle categorie di patente nautica esistono tre tipologie:
– la Patente A è necessaria per mettersi alla guida di natanti ed imbarcazioni da diporto inferiori ai 24 metri di lunghezza. La patente di categoria A può essere conseguita per navigare entro le 12 miglia dalla costa o senza limite ed è valida sia per le barche a vela che per quelle a motore. Ricordiamo che chi ha superato l’esame per la conduzione della barca a vela può mettersi alla guida di una barca a motore, mentre chi ha l’abilitazione per la guida della barca a motore deve sostenere un ulteriore esame per mettersi alla guida di una barca a vela;
– la Patente B è necessaria per mettersi alla guida di una nave da diporto. Per sostenere è necessario essere in possesso da almeno tre anni di un’abilitazione che consenta di navigare senza limiti dalla costa;
– la Patente C è riservata ai portatori di handicap ed abilita alla guida di un’imbarcazione inferiore ai 24 metri. Non è necessario essere in possesso delle capacità manuali, ma in questo caso è necessario farsi accompagnare da un soggetto di età pari o superiore ai 18 anni, che possa condurre il mezzo o salvaguardare la vita umana in caso di pericolo.
Photo Credits | Getty Images
