Proteus, il catamarano eco-sostenibile

Wam Proteus è un affascinante catamarano a basso impatto sull’ambiente, varato qualche anno fa dalla Marine Advanced Research di Palo Alto in California e progettato dall’ingegnere e geofisico Ugo Conti e da sua moglie Isabella.

Il suo nome non è casuale, infatti, come il dio della mitologia Proteo, che riusciva a mutare forma in qualsiasi momento, il catamarano è stato utilizzato per gli impieghi più svariati, dalla ricerca scientifica all’applicazione militare.

Si tratta di un catamarano ultraleggero, a basso consumo di carburante e a basso pescaggio. Inoltre, Proteus è capace di adattarsi perfettamente alla superficie del mare, non a caso Wam è l’acronimo di “Wave Adaptive Modular”.

Il catamarano, è costituito da due pattini gonfiabili lunghi 30 metri, mentre la sovrastruttura che collega i due scafi è formata da 2 archi di sostegno in titanio, fissati con molle di titanio e alluminio. Sotto il ponte, alto otto metri,si trova la cabina di pilotaggio si trova la plancia di comando.

A poppa, un tratto di lega leggera ospita due motori alimentati a biodiesel da 355 cavalli, con trasmissione Arneson ad eliche di superficie, che gli permettono di raggiungere una velocità massima di 30 nodi. Il catamarano misura una lunghezza di circa 30 metri, per 15 metri di larghezza, e ha un dislocamento di 12 tonnellate.

L’aspetto di Proteus è davvero particolare, sembra, infatti, di vedere un sorta di gigantesco “ragno acquatico”, quasi un mostro marino in stile Metropolis, ma dalla natura pacifica.

Il progetto è stato finanziato da importanti partners internazionali, come la software house Autodesk e dalla multinazionale Hewlett Packard, tuttavia, nonostante i nomi altisonanti, non ha avuto il meritato risalto. Quando, infatti, è stato presentato al salone di Cannes nel 2007 è passato addirittura inosservato.

Il catamarano Proteus, nato per contribuire a creare una visione sostenibile per il futuro, è stato testato nell’oceano Pacifico e ha affrontato un’importante spedizione, “One Ocean“, che ha coinvolto anche l’Italia, concludendosi poi a San Francisco.

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