Biondina Nera va alla grande, e allunga ancora il passo guadagnando un vantaggio di 90 miglia sul record di traversata atlantica in solitario precedentemente stabilito dai francesi Yves Moreau e Benoit Lequin, che nel 2007 raggiunsero la Guadalupa in 11 giorni, 11 ore, 25 minuti e 42 secondi.
Matteo Miceli e Tullio Picciolini, così, ci riprovano, vogliono riportare il titolo a casa, in Italia, e ce la stanno mettendo davvero tutta, anche se siamo solo all’inizio di questa grande avventura.
La notte è trascorsa abbastanza serenamente per i due skipper, che hanno tirato finalmente un po’ di fiato dopo una giornata veramente intensa. I due skipper, nel contatto mattutino hanno detto che:
ieri sera ci sentivamo molto stanchi dopo aver portato la barca al massimo per tutto il giorno. Dopo una planata nel buio a 15 nodi abbiamo preferito ridurre la randa con due mani di terzaroli. Abbiamo riposato a turno e questa mattina stiamo bene.
Matteo Miceli e Tullio Picciolini, infatti, sono usciti dal cono rappresentato dalle isole di Capo Verde, incrementando la velocità del loro piccolo catamarano di 20 piedi, Biondina Nera, che come già detto altre volte, non è abitabile ed è privo di impianto elettrico.
Dopo la telefonata, avvenuta tramite il piccolo terminale satellitare fornito da Intermatica, i due skipper hanno mantenuto la promessa, dalle nove e mezza ora italiana la media è risalita a 11,5 nodi. Al rilevamento delle 14:00 di ieri Biondina Nera viaggiava con prua 264° a 12,8 nodi, accompagnata da una un tempo splendido.
Matteo Miceli e Tullio Picciolini sono sempre più agguerriti e procedono con un vantaggio di 90 miglia sulla tabella di marcia alla volta della Gudalupa. Se volete seguire il tentativo di record di Biondina Nera in diretta via satellite, potete visitare il sito matteomiceli.com, dove, con il tracking dedicato, si può essere sempre aggiornati sulla situazione.
E voi, cosa ne pensate, ce la faranno a battere il record?
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