Barcelona World Race, disavventura per Foncia e President

Le ultime ore della Barcelona World Race sono state particolarmente impegnative per Foncia, che ha rotto la crash box e per President, che ha rotto l’albero.

I forti venti da poppa e il mare formato, infatti, stanno mettendo a dura prova gli IMOCA 60, che macinano oltre quattrocento miglia di navigazione al giorno.

Alle 19:35 di ieri, infatti, l’equipaggio di President ha comunicato agli organizzatori che la propria barca aveva disalberato mentre navigava tra 16 e 20 nodi di velocità scontrandosi con un’onda. Ma niente paura, Jean Le Cam e Bruno Garcia stanno bene, e secondo il manager tecnico della barca, Michel Olivier, che si mantiene costantemente in contatto con l’equipaggio, i due skipper si stanno dirigendo verso San Antao a Capo Verde, che dista dall’incidente solo 83 miglia.

Foncia di Michel Desjoyeaux e Francois Gabart, invece, ha rotto la crash box di prua fra la notte di domenica e lunedì urtando un oggetto galleggiante in mare. La crash box è una parte stagna che, qualora si verifichi un urto violento,  impedisce l’affondamento della barca. Anche per i due velisti nessun problema, ma dovranno raggiungere Recife, sulla costa Est del Brasile, dove il loro shore team li attende per sostituire la parte danneggiata. L’arrivo dell’imbarcazione è prevista per il 14 gennaio.

Dunque, campo libero per Virbac Paprec 3, che corre indisturbato e inarrestabile, superando le quattrocento miglia giornaliere, così come Mapfre, lo scafo che ha toccato le velocità di punta maggiori, e Neutrogena. Il duo Dick e Peyron ha guadagnato acqua anche su su Estrella Damm, che è terzo a duecentoventi miglia, e Mirabaud, che è quarto a duecenticinquanta miglia.

Alex Thompson, il personaggio sicuramente più atteso di questa regata, sarà costretto ancora una volta a tardare la sua partecipazione. A 48 ore dalla partenza della regata, infatti, aveva subito un’operazione d’appendicite, ma solo ieri ha appreso che  il figlio Oscar, appena nato, soffre di una malfunzione cardiaca.