Emirtes Team New Zealand non si ferma più e si avvicina a grandi passi verso la conquista dell’America’s Cup 2013. Nella baia di San Francisco il defender Oracle sta subendo una dura lezione da parte dei kiwi ed ora si vede costretto a vincere ben 10 regate per conservare in bacheca la coppa. Gli americani le hanno provate davvero tutte per limitare lo strapotere di Emirates, arrivando addirittura a chiedere il rinvio della sesta regata, in modo da avere abbastanza tempo per studiare strategie e colpi a sorpresa. Ma alla fine della quarta giornata è ancora lo sfidante a dettare legge, portandosi sul punteggio di 6-0 (Oracle ha vinto una regata, ma parte dalla penalizzazione di due punti).
Nella giornata di ieri Emirates ha dimostrato ancora una volta di avere una marcia in più rispetto al defender. E dire che Oracle era partito nel migliore dei modi, accumulando un vantaggio di 12 secondi alla seconda boa. Poi i kiwi prendevano le misure all’avversario, riuscivano a superarlo ed a concludere il percorso in netto vantaggio, nonostante il defender avesse sostituito il tattico, nella speranza di guadagnare in fatto di velocità. Nella seconda regata i kiwi dominavano dall’inizio alla fine del percorso, mettendo ancora una tessera nella costruzione della vittoria finale. Il tattico di Emirates, Ray Davies, è soddisfatto della prestazione dei suoi:
Abbiamo manovrato molto bene, i ragazzi hanno fatto un lavoro notevole. In fin dei conti può essere sufficiente guadagnare qualcosa su ogni virata.
Ora dunque il contender è salito a quota sei, a meno tre punti dalla vittoria finale, una vittoria che manca dal lontano 2000, quando i neozelandesi conquistarono il successo battendo Luna Rossa. Oggi nella baia di San Francisco non si disputeranno regate, mentre la sfida riprenderà domani alle 13:15 ora locale (le 22:15 in Italia). Riuscirà Oracle ad avvicinarsi agli avversari?
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