America’s Cup 2013, Emirates a due punti dalla Coppa

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Giornata di emozioni nella baia di San Francisco, grazie a due regate spettacolari, che hanno finalmente divertito i tanti appassionati dell’America’s Cup. Ieri è andatain scena l’ennesima sfida tra Emirates Team New Zealand ed Oracle, il primo deciso a conquistare i punti necessari alla vittoria (tre prima dello start di ieri), il secondo pronto a dar battaglia fino alla fine per non cedere il possesso della Coppa. Alla fine il risultato di giornata è di 1-1, con i kiwi, che ora sono a solo due lunghezze dal trofeo più ambito della vela.

I neozelandesi partivano forse intimoriti nel corso della prima regata, un po’ per la prontezza dell’avversario nel pre-partenza, un po’ per il ricordo del giorno prima, quando un guasto al sistema idraulico della vela rischiava di far ribaltare il catamarano del contender. Il timoniere di Oracle, l’australiano James Spithill, riusciva finalmente a mostrare il meglio di sé, mettendo il catamarano vincitore dell’ultima Coppa America davanti a quello del contender e riuscendo ad accumulare secondi di vantaggio di lì alla fine del percorso.

Emirates tentava di riprendere e di superare il defender, ma alla fine si doveva arrendere di fronte al netto miglioramento di Oracle rispetto alle ultime regate. Al termine del percorso il vantaggio degli americani era di 47 secondi, abbastanza per strappare agli avversari il secondo punto della kermesse. Ma la giornata non era ancora conclusa e di lì a poco Emirates aveva la possibilità di riscattarsi e di avvicinarsi ulteriormente alla conquista della Coppa.

Nella seconda regata della giornata i due catamarani si sono dati battaglia come non mai. A partire meglio questa volta era Dean Barker, skipper di Emirates Team New Zealand, che costringeva gli avversari ad allargarsi nei pressi della prima boa. Poi Oracle si rifaceva sotto e per un po’ i due catamarani davano vita ad una bella battaglia. Fino all’ultimo lato del percorso, quando Emirates volava sull’acqua, raggiungendo il traguardo con sedici secondi di vantaggio sugli avversari.

Photo Credits | Getty Images

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