Partenza sprint per Emirates Team New Zealand in America’s Cup. I kiwi si aggiudicano le prime due regate della storica kermesse e mettono la prima pietra sulla vittoria finale. Nella baia di San Francisco c’era grande attesa per il primo round dell’America’s Cup 2013, dopo mesi di polemiche e di ricorsi. Tutto dimenticato quando i due catamarani si sono presentati ai nastri di partenza per tentare di portare a casa il trofeo.
Oracle partiva con i favori del pronostico, nonostante la penalizzazione di due punti, mentre Emirates – da buon contender – doveva cercare di limitare lo strapotere avversario. Ma sin dalle prime battute gli australiani riuscivano a dimostrare il proprio valore, accumulando metri e metri di vantaggio sugli americani e costringendoli ad inseguire dall’inizio alla fine.
Nella prima regata Emirates riusciva ad arrivare in vantaggio sulla prima boa, quindi si vedeva superare, per poi recuperare terreno grazie ad un errore tattico degli avversari e completare il percorso con 36 secondi di vantaggio. Buona la prima per i kiwi, che forse non speravano in una partenza tanto favorevole nella kermesse velistica più importante.
Oracle dunque battuto nel primo round, ma pronto a rifarsi un’ora più tardi nella seconda regata. Ma l’equipaggio di Emirates si mostrava ancora una volta superiore, riuscendo a partire in vantaggio ed a mantenere il distacco fino al termine della regata. Stavolta il distacco è stato di 52 secondi, troppi per il team di Oracle che sognava di azzerare la penalità di due punti sin dalla prima giornata.
Ora i kiwi devono conquistare sette vittorie per aggiudicarsi il trofeo finale, mentre gli americani sono chiamati all’impresa, con 11 punti da mettere a segno per trionfare di nuovo in America’s Cup. Oggi sono previste altre due regate e chissà che al termine della giornata non si possa già individuare il vincitore.
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