Emirates Team New Zealand compie un altro passo avanti verso la conquista dell’America’s Cup 2013. Nelle acque della baia di San Francisco Oracle accusa un colpo dopo l’altro ed ora si trova nella condizione di dover rimontare tre punti all’avversario. Dopo i primi due round i kiwi si erano portati sul 2-0, infliggendo due pesanti sconfitte agli americani detentori del trofeo.
Oracle nella seconda giornata aveva vinto una delle due regate, riuscendo a mantenere il distacco (3-1), nella speranza di azzerare lo svantaggio nella terza giornata. Speranze vane, visto che Emirates ha nuovamente concesso spettacolo nella baia di San Francisco, aggiudicandosi anche la quinta regata delle serie. E dire che Oracle era partito nel migliore dei modi, tenendo indietro gli avversari nella prima parte del percorso. Poi Emirates è riuscito a colmare il distacco ed a concludere la regata con un vantaggio di un minuto e venticinque secondi.
A quel punto il defender ha deciso di rinviare la sesta regata per fare il punto della situazione e studiare le contromosse per limitare lo strapotere avversario. Lo skipper di Oracle, James Spithill, spiega così la scelta del rinvio:
Dobbiamo tornare alla base e fare il punto della situazione. Sentiamo che rispetto a noi Emirates Team New Zealand ha un vantaggio, soprattutto di bolina. Dobbiamo svolgere dei lavori e abbiamo deciso di giocare la carta del rinvio. Speriamo di tornare più ‘performanti’ già dalla prossima regata. Non si è trattato solo di una questione di performance. Abbiamo commesso un paio di errori ed è necessario analizzare la situazione. Dobbiamo alzare il nostro livello, non ci nascondiamo certo davanti a questa realtà. Non ci resta che lavorare e fare il possibile per essere pronti per la prossima regata.
Appuntamento dunque per la sesta e settima regata dell’America’s Cup, in programma domani sera (ore 22: 15 e 23: 15 italiane) per scoprire se Oracle riuscirà a contenere gli avversari o se permetterà loro di avvicinarsi alla conquista della Coppa.
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