Alessio Campriani, un lavoro in banca e la passione per la vela. L’anno scorso portò a compimento la missione di doppiare Capo Horn per lasciare un messaggio di pace chiuso in una bottiglia come da tradizione marinaresca. Un messaggio rivolto ai popoli del mondo un messaggio di pace e fratellanza, un augurio per un futuro migliore per chi soffre. Quest’anno Campriani continuerà l’impresa, dal punto dove era arrivato fino ai ghiacci del Polo Sud.
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Ad affrontare con Alessio Campriani le oltre 700 miglia del Passaggio di Drake, che dividono Capo Horn dalla Penisola Antartica, ci sarà un equipaggio composto di sette marinai. Si tratta di uno stretto di mare tra i più burrascosi del globo, con venti intensi e onde alte fino a 20 metri. Tra le westerlies, gli iceberg alla deriva (l’aviazione cilena ne ha segnalati diversi in questi giorni)e la nebbia, la sfida richiederà la massima attenzione, abilità tattica e navigazione a binocolo. Come un imbuto, i venti provenienti dal Pacifico del Sud e quelli provenienti dall’Atlantico danno vita alla Corrente Circumpolare Antartica (conosciuta anche con l’acronimo di ACC, è l’unica corrente marina a circolare intorno al mondo).
In questo scenario Alessio rappresenterà idealmente l’Italia e la Città di Castello, con la quale Campriani ha avviato – in collaborazione con l’Uisp Sport per tutti – un progetto per la promozione della cultura velica tra i giovani. Il primo cittadino Luciano Bacchetta ha consegnato ad Alex Campriani una bandiera con lo stemma e i colori della Città di Castello affinché possa piantarla in Antartide a suggello del legame tra il bancario-velista e il Tifernate.
Nel corso della presentazione della traversata Alessio Campriani ha spiegato:
Approderemo sul suolo antartico, anche se non sapremo con certezza dove fino all’ultimo momento perché i venti e le condizioni climatiche giocheranno un ruolo fondamentale, anche se si tratta di una navigazione molto tecnica, una prova del nove per i cultori della vela e per chi ama il mare.
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