Airon Marine 235, la barca dei “giovani”

Airon 235 è certamente una barca giovane, sportiva capace di emozionare e far provare senzazioni forti anche a chi proprio giovane non è più. Le sue line e riprendono lo stile tipico degli sport open con murate basse ed un grande parabrezza in policarbonato che dalla consolle di guida si protrae siano alla zona poppiera.

Molto sotto tutti i punti di vista è la posizione di guida che consente un’ottima visibilità e la possibilità anche di pilotare stando in piedi. Per il relax delle gite giornaliere c’è una zona prendisole molto grande che può ospitare anche 3 persone.

A tutti gli effetti l’Airon Marine 235 è uno scafo destinato all’impiego giornaliero anche se la cabina prodiera può essere utilizzata per passare una notte od alcune ore di riposo dal sole cocente. La stessa zona può essere utilizzata come ripostiglio per le attrezzature del divertimento degli sport nautici come sci, wake board ecc.

Il layout del pozzetto è caratterizzato da un grande pozzetto che oltre alla postazione di guida c’è anche un divano con tavolo asportabile così da facilitare l’accesso  e le sedute durante la navigazione.

Alla prova la barca si comporta molto bene sia grazie anche alla motorizzazione che può contare su varie configurazioni e varie motorizzazioni sia diesel che benzina.

Si parte dal monorotore da Volvo Penta D3 da 160 hp, per arrivare alla stupefacente potenza da oltre 350 hp, che può garantire velocità e spunti di tutto rispetto.

L’accelerazione è sempre bruciante anche a pieno carico, mentre l’ingresso sull’onda può contare sulla forma della carena con diedro costante e con pattini di stabilizzazione che arrivano sino a poppa. La velocità massima raggiunge con la motorizzazione più potente quasi 40 nodi, mentre quella di crociera è vicina ai 30 nodi.

Come detto in sopra l’Airon 235 è certamente adatta ad un pubblico giovane che vuole la massima sportività e facilità di guida per potersi sbizzarrire in splendide gite nelle calette più lontane. Barca molto adatta anche per l’uso lacustre, grazie anche alla possibilità di poterla carrellare.