Wally Power 47′, dal motoscafo al War-Ship

Wally Power 47

C’è chi afferma che ha creato  una vera e propria tendenza nel mondo delle barche a motore, con un design inconfondibile, chi denigra convinto che siano più simili a “pattugliatori militari” che a barche da diporto, sta di fatto che la Wally, con la sua  gamma power, ha certamente rivoluzionato lo stile delle barche a motore.

Forme squadrate con una prua tagliata e  coperta piatta, ricorda il design dei moderni scafi a vela dai quali i progettisti si sono ispirati per realizzare questo nuovo scafo motorizzato, il Wally Power è una  barca molto leggera costruite con materiali compositi per la razionalizzazione delle masse.

Le linee d’acqua sono molto curate e strutturate al fine di sfruttare al meglio l’efficienza idrodinamica dello scafo ed ottenere prestazioni e velocità importanti anche con motorizzazioni non troppo esagerate.

Certamente in contro tendenza, rispetto alla concorrenti, Wally power sorprende per la sua facilità di guida e stabilità di rotta pur con mare formato e vento, non affaticando il pilota nella conduzione della barca anche per parecchie miglia in mare aperto.

Questo segmento, definito da alcuni progettisti a “motore tecnologico” che sfrutta l’esperienza mutuata dalla vela dove l’efficienza idrodinamica è tutto, ha il vantaggio di avere barche con alte prestazioni e consumi contenuti a tutto discapito però dello stile classico e dei costi che subiscono “impennate” esorbitanti.

Visti i costi, superiori mediamente del 40 % rispetto ai concorrenti di pari segmento, chi si avvicina per la prima volta al mondo dei motor yacht non partirà certamente dal Wally Power, ma chi possiede già uno scafo e vuole provare esperienze nuove e distinguersi, deve necessariamente mettersi ai comandi di un motoscafo con tali caratteristiche e forme, spinte all’estremo, oggetto di continua imitazione.

Alcuni puristi degli scafi motorizzati con linee classiche, sono convinti che trasferire l’esperienza delle barche a vela su quella a motore non sia la panacea di tutti i mali.

Costoro, molto scettici sui progetti derivanti dal mondo del sailing che generalmente possiedono prue con dritti verticali utili per aumentare la lunghezza al galleggiamento, affermano che a velocità molto elevate una onda presa sul mascone od al traverso, potrebbe causare moltissimi problemi di tenuta sino al ribaltamento.

Ovviamente stiamo parlando di velocità superiori ai 60/70 nodi e condizioni estreme nelle quali difficilmente può trovarsi il diportista medio che certamente anche con barche “normali”, avrebbe moltissime difficoltà a gestirle.

In sintesi si può dire che Wally, anche nel mondo dei motori,  ha prodotto quella rivoluzione stilistica e tecnologica che già aveva iniziato con gli scafi a vela, dove il concetto dell’easy sailing e performance è un connubio imprescindibile.

2 commenti su “Wally Power 47′, dal motoscafo al War-Ship”

    • Ciao,

      grazie per il commento. Purtroppo, trovare un Wally da noleggiare è quasi un’impresa impossibile. Meglio orientarsi su qualcosa di meno pretenzioso. I siti di noleggio sono numerosi, e le belle imbarcazioni non mancano di certo!

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