La Barcolana è stata una festa. Si sono iscritte più di 1300 barche e hanno veleggiato nonostante l’assenza di vento. Ma quello che interessa della manifestazione è soprattutto il business che ha generato.
La Barcolana produce ricchezza per tutta la Regione Trentino e per la città di Trieste. È una regata storica che è valorizzata molto anche dal lavoro svolto a terra. Complessivamente in questa attività s’investono 1,5 milioni di euro ma il guadagno stimato, almeno per l’edizione 2014 è di 20 milioni di euro con la creazione di 1000 posti di lavoro.
Mentre si dibatte sul business, gli iscritti aumentano. Ci sono state durante la competizione anche tante barche che non sono di Trieste. Questo particolare ha dato prestigio alla manifestazione che è risultata completamente diversa da quelle degli anni passati. Il merito di tanta popolarità pare debba essere ricondotto agli eventi collegati alla Barcolana, tra cui gli eventi per gli acrobatici e i catamarani velocissimi che si sono sfidati grazie all’intervento di una casa automobilistica inglese.
Ii team in gara, comunque, erano quattro e il Team Fincantieri si è difeso bene. “Il timoniere della squadra, Lorenzo Bressani dice che
Regatare su queste imbarcazioni è sempre elettrizzante, farlo nella mia città è quasi un sogno. La practic race di ieri è stata, per il nostro equipaggio, la prima occasione di confronto con gli avversari. Loro conoscono queste barche molto meglio di noi ma, con un po’ di pratica, credo che saremo in grado di fare bene.
Il timoniere di Oman Sail, dice che
Abbiamo scoperto un fantastico campo di regata e una città meravigliosa. Spero che la classe porti qui una tappa del circuito l’anno prossimo”.