Il nuovo format dell’America’s Cup piace così tanto che il direttore Iain Murray ha pensato bene di estendere il fascino della Coppa America di Vela anche ai giovani talenti. Oltre ad aver portato in giro per il mondo le regate degli AC 72 garantendo spettacolo, una preparazione, allenamenti più intensi e un giro di soldi considerevole, la 34/a edizione sarà collegata anche alla prima Red Bull Youth America’s Cup, dedicata ai giovani velisti in geado di cimentarsi con i velocissimi catamarani.
In acqua già dal 9 al 24 febbraio nella Baia di San Francisco con le Selection Series a cui hanno già risposto una ventina di team provenienti da 17 paesi diversi. Si tratta di una svolta epica riguardo la possibilità di entrare a far parte di uno dei più antichi trofei della vela dello sport, l’America’s Cup è sempre stato un circuito ermetico a cui è sempre stato difficile accedere. Come spiega James Spithill, skipper di Oracle Team Usa e uno dei maggiori esperti di Coppa America di Vela (ha partecipato a tre edizioni con tre comitati diversi):
Entrare nel mondo della Coppa è molto difficile, è per questo che la Red Bull Youth America’s Cup rappresenta una vera rivoluzione nella storia della Coppa.
Per essere certi di far regatare i migliori talenti mondiali della vela gli organizzatori hanno ingaggiato gli iridati campioni olimpici Tornado Roman Hagara e Hans-Peter Steinacher che seguiranno le Selection Series e provvederanno a scremare dalla crew list il meglio del meglio.
Per accedere alla Red Bull Youth America’s Cup i giovani team possono affiliarsi a uno degli otto challenger in gara nell’America’s Cup World Series o di presentarsi con un proprio catamarano AC 45 e registrarsi come team. Alla competizione saranno ammessi un massimo di dieci squadre ognuna composta da sei velisti, di età compresa tra i 19 e i 23 anni. E chissà se qualcuno ce la farà ad approdare all’America’s Cup già dalla prossima edizione.