Di un’imbarcazione, l’opera viva, altrimenti detta carena, è la parte immersa dello scafo, che, idealmente, si trova, al di sotto della linea di galleggiamento.
Esistono vari tipi di carena, infatti, a seconda del profilo che assume la sezione maestra, si distinguono il tipo Dislocante, Dislocante veloce, semiplanante e quello Planante.
La carena dislocante è generalmente del tipo tondo ed è caratteristica degli scafi di pescherecci, barche a vela (escluse le derive), ed in generale della maggior parte del naviglio mercantile; ha una maggiore stabilità rispetto alla carena planante.
La carena planante è generalmente la carena di mezzi progettati per sviluppare elevate velocità. Viene chiamata planante perché la carena si solleva dall’acqua grazie alla sua particolare forma riducendo la sua parte immersa e conseguentemente la resistenza all’avanzamento.
La carena semiplanante deriva da quella a sezione a spigolo, mentre quella semidislocante deriva da quella a sezione tonda.
La carena a V profonda è una modifica della carena planante, inventata agli inizi degli anni ’60 da Renato “Sonny” Levi. Le caratteristiche principali di queste carene sono avere un perfetto assetto e un’ottima tenuta in condizioni limite di mare grazie al diedro (deadrise) dello specchio di poppa con un angolo di rialzo dal fondo pari a 26° e per questo dette a V profondo.