Wider 42, il day cruiser che si “apre” al mercato

L’esperienza in ambito nautico è sempre molto importante anche se poi i nostri sogni non si tramutano molto spesso in realtà. Tilli Antonelli per anni è stato l’anima e lo spirito della filosofia costruttiva del cantiere Pershing non solo in qualità di fondatore e presidente, del prestigioso marchio di motoryacht, ma soprattutto perché portatore di idee nuove e spesso vincenti.

Oggi, che i tempi d’oro dell’ingresso nel gruppo Ferretti sono ormai tramontati, Tilli si rilancia nel settore della nautica da diporto con la Wider azienda nautica con sede a Castelvecchio di Monteporzio (PU). Wider è anche il nome del primo prodotto, un sorprendente ed innovativo day cruiser di 42 piedi, cui seguiranno un modello più piccolo e uno più grande.

Tutte le nuove barche portano tutte la firma prestigiosa di Fulvio De Simoni mentre la parte strutturale del progetto è opera dello studio interno Wider in collaborazione con la Wave Ingegneria. Il primo modello varato dal cantiere inaugura il concetto del “wider cockpit”, cioè una barca che grazie a due estensioni laterali, che si aprono a centro barca, aumenta la superficie del ponte godibile dagli ospiti. Con questo sistema inoltre si aumenta la stabilita laterale.

Con questa nuova invenzione, brevettata da Tilli Antonelli, si ricavano 15 mq calpestabili di pozzetto e una larghezza al galleggiamento di 6 metri. La progettazione dello scafo è invece affidata a Mark Wilson, uno dei massimi esperti di imbarcazioni da corsa.

La configurazione della chiglia con sistema del “stepped hull” permette, alle alte velocità, di creare  tra la superficie del mare e la carena stessa una sorta di compressione dell’aria, che consente alla barca di sollevarsi e mantenere un assetto di navigazione altamente dinamico.

La filosofia di Antonelli si può sintetizzare in queste significative parole rilasciate, recentemente, in una sua intervista ad un mensile nautico:

Star fermo non mi è mai piaciuto. Stare a guardare, nemmeno. Anche accontentarsi non è una cosa che mi viene spontanea. Spingere il pensiero un pò più in là, quello sì. Senza paraocchi né preclusioni. Insomma: spaziare e crescere anche in questa congiuntura economica dove la tendenza generalizzata delle aziende è ripercorrere strade già battute per “tenersi al sicuro”, rifacendosi continuamente alle proprie origini, sfoggiando quello che viene comunemente definito “heritage”.

Non sappiamo se l’alternativa  del  Wider 42, sia la risposta vincente per rilanciare un mercato ormai stanco e saturo, certamente l’obbiettivo di Antonelli è quello porsi come una bandiera anti conformista che travalica il mondo stesso della nautica per dare una scrollata in positivo a tutto ciò che rischia di trovarsi presto in una pericolosa stagnazione.

Per Tilli il domani è roseo grazie anche alle sue doti di coraggio, innovazione e spregiudicatezza che contraddistinguono il suo modo di pensare e lavorare sempre verso il futuro e mai nel passato.

Lascia un commento